Overtourism, ci risiamo! Nuova stretta ad Amsterdam prima che la situazione diventi ingestibile
Da Venezia a Kyoto, sono ormai molte le città che non si arrendono ai disagi derivanti dall’overtourism e che cercano di corre ai ripari prima che la situazione diventi ingestibile.
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Che l’overtourism, ovvero il turismo di massa, sia diventato un problema in molti luoghi turistici del mondo è diventato chiaro. Nell’ultimo periodo sono emerse molte criticità in città e luoghi che non sono adatti e/o che riescono a gestire flussi consistenti di turisti.
Da dopo la chiusura delle frontiere dovute al periodo Covid, si è registrata una vera e propria impennata di movimenti di turisti in tutto il mondo. Questo, unito all’occasione di maggiori guadagni intravista da molti proprietari di airbnb e hotel, ha condotto all’emanazione di provvedimenti ad hoc creati per contrastare il fenomeno dell’overtourism che porta non pochi problemi alla vita quotidiana delle persone che risiedono nei suddetti luoghi.
Ultima, in ordine di tempo, la decisione presa ad Amsterdam di non costruire più nuovi hotel.
Perchè l’overtourism è un problema ad Amsterdam

Amsterdam viene definita anche come “la Venezia del nord Europa”, ma le due città ora sono legate anche dal problema dell’overtourism sotto il quale sembrano affogare. Un problema non da poco che ha portato le amministrazioni locali ad intraprendere una serie di provvedimenti per far si che non si creino disagi ai residenti.
L’Olanda ha pesantemente investito negli anni per promuovere turisticamente il Paese, ed ha funzionato talmente tanto che ora sta ‘soccombendo’ sotto la quantità spropositata di turisti che decidono di passare lì una vacanza. I numeri parlano di circa 20 milioni di viaggiatori nell’anno 2023!
La possibilità di viaggiare a basso costo con le compagnie di volo low cost, ma soprattutto l’accesso ad alloggi molto economici attraverso piattaforme come Airbnb, hanno aggravato di molto la situazione.
In particolare l’opportunità offerta da Airbnb di guadagnare mettendo a disposizione stanze, dependance o intere proprietà, unita al taglio della costruzione di nuovi edifici, ha creato una spirale di problemi secondo cui chi vuole comprare o affittare a lungo termine casa si ritrova con un mercato molto ridotto, e spesso l’aumento del costo degli affitti derivante da questa situazione spinge chi lavora ad Amsterdam verso case fuori città.
Come Amsterdam sta combattendo l’overtourism
Una delle prime reazione all’overtourism risale a marzo 2023 quando si cercò di scoraggiare l’arrivo dei turisti, ma senza grandi risultati.
La decisione attuale di impedire la realizzazione di nuovi hotel in tutta la città, è invece sicuramente l’azione più forte e decisa per cercare di ricreare un certo equilibrio.
Oltre alla stretta sulla costruzione di nuovi hotel, Amsterdam ha già da qualche tempo, in linea con altre città nel mondo, iniziato a istituire delle contromisure verso l’overtourism.
Spostando l’attenzione da una promozione turistica forsennata verso una gestione più sostenibile del turismo, la municipalità di Amsterdam ha deciso di voler togliere alla città un’immagine ‘chip’ e permissiva, e rappresentarla invece al pari delle altre destinazioni culturali europee.
Caffè e case d’appuntamento del distretto a luci rosse hanno subito una riduzione delle ore d’apertura, mentre non sarà più possibile fumare all’aperto marijuana.
Un ulteriore stretta ha riguardato anche le navi da crociera, bannate dal porto della città.