Nel Regno Unito arriva l’ETA: tutto quello che c’è da sapere
Da mercoledì 2 aprile nel Regno Unito arriva l’ETA, e non sarà più possibile entrare nel Paese senza un’autorizzazione specifica. La data X è scattata, ed è entrato in vigore l’obbligo, per tutti i cittadini dell’Unione Europea, di munirsi di un visto elettronico per visitare il Paese. Ecco come funziona, come richiederlo e tutte le informazioni necessarie per partire.
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Il Regno Unito ha rotto con l’Unione Europea con la Brexit, ma nell’immediato gli effetti della decisione di uscire dall’UE non sono stati visibili a tutti. Con il passare del tempo però, sono emersi eccome. Inizialmente con l’introduzione della necessità del passaporto per entrare nel Paese, e da mercoledì 2 aprile, con l’obbligo di munirsi anche di un visto elettronico. La decisione del Governo inglese è nota da tempo, e non è un mistero che sia stata presa anche per avere un maggiore controllo sugli ingressi e con un occhio di riguardo alla sicurezza nazionale.
Per i viaggiatori però, cosa cambia? Un visto simile è già presente per gli Stati Uniti, e quello inglese non si dissocia di molto da quel meccanismo che si conosce già bene. Il visto per entrare nel Regno Unito si chiama ETA (Electronic Travel Authorization) ed è obbligatorio per tutti i cittadini UE (italiani inclusi) che vogliono viaggiare in terra britannica per un periodo inferiore a 6 mesi. Ecco come funziona nel dettaglio.
Nel Regno Unito arriva l’ETA

L’ETA, il visto elettronico necessario per entrare nel Regno Unito, era stato attivato a gennaio per i cittadini extraeuropei a cui in precedenza non era richiesto un visto. Dal 2 aprile invece, l’obbligo è per tutti i cittadini europei, tranne a tre specifiche categorie di cittadini:
- chi possiede già un permesso per vivere o studiare nel Regno Unito,
- chi possiede la cittadinanza irlandese,
- chi ha la doppia cittadinanza (britannica e italiana nel caso dei cittadini italiani).
L’ETA è necessario anche a chi fa scalo nel Regno Unito e intende lasciare l’area di transito internazionale dell’aeroporto. Questo visto si può richiedere in modo semplicissimo, seguendo una procedura online sul sito ufficiale del governo britannico oppure tramite l’app UK ETA. Dopo 3 giorni lavorativi dalla richiesta si ottiene finalmente il visto, in caso di esito positivo. L’ETA ha un costo di 10 sterline, che dal 9 aprile salirà a 16 sterline. Con il cambio attuale si tratta di circa 20 euro, quindi fortunatamente non una cifra esorbitante e non discriminante.
Una misura per la sicurezza

La decisione di introdurre l’ETA, proprio come negli States esiste l’ESTA, deriva dalla volontà del Governo britannico di tenere maggiormente sotto controllo gli ingressi nel Paese. Per ottenere il visto infatti, si devono inserire preventivamente tutte le informazioni personali nel sistema, permettendo un controllo attento e certosino. Questo però non è un documento che sostituisce il passaporto, che anzi è uno dei requisiti fondamentali per ottenere il visto (oltre che per entrare nel Paese).
Il visto elettronico ha validità due anni dal momento della sua emissione, tranne se scade il passaporto (in questo caso si deve richiedere un nuovo ETA). Il visto non è richiesto unicamente ai cittadini dell’Unione Europea, ma anche a quelli di altri Paesi: Andorra, Città del Vaticano, Islanda, Liechtenstein, Monaco, Norvegia, San Marino e Svizzera. Con questa misura, dal 2 aprile il Regno Unito si allontana dall’Unione Europea, pur rimanendo saldamente fermo nel cuore dei viaggiatori, che pur con qualche smorfia in più, non si limiteranno a causa di una formalità semplice come questa.