Nuovo censimento autovelox: nuove regole e multe annullabili

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Dal 29 novembre 2025, sarà presente online il nuovo censimento nazionale degli autovelox, per uniformare i controlli in tutta la nazione. 

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Controllo, Velocità
Photo by Tama66 – Pixabay – controllo velocità

In fatto di regole sulla velocità c’è stata un’importante novità, appena resa pubblica! Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il 29 novembre 2025, ha reso pubblico il censimento nazionale degli autovelox. E’ stato introdotto tramite il decreto direttoriale n. 367, voluto dal ministro Matteo Salvini. Lo scopo è semplice, servirà a creare un database unico degli autovelox su tutto il territorio nazionale. Secondo il ministro, questo ridurrà le contestazioni che mettono in dubbio la legittimità delle multe. Quindi addio alla mancanza di omologazione o registrazione dei dispositivi, che spesso rendevano le multe non valide. Tuttavia vediamo più nello specifico di cosa si tratta, quali sono le differenze e gli adeguamenti che sono stati introdotti grazie a questo mega censimento!

Funzionamento e novità

Autovelox
Photo by Peggy_Marco – Pixabay-autovelox

Comuni, province, polizia stradale e tutti gli enti titolari di questa tipologia di funzioni, si sono dovuti adeguare al nuovo decreto: il 367/2025, voluto dal ministro Matteo Salvini. In particolar modo le strutture pubbliche hanno dovuto creare un vero e proprio censimento degli autovelox disposti nella propria zona di competenza, per poi inserirla sulla piattaforma ministeriale. I dati da specificare sono molti, e piuttosto dettagliati per risalire nello specifico al dispositivo, senza possibilità di errore. Ecco quali sono:

  • Numero di matricola;
  • Certificato di omologazione del dispositivo;
  • Marca, modello e versione del dispositivo;
  • Posizione precisa su strada;

Ovviamente, per la comunicazione di questi dati, è stata disposta una tempistica precisa. Infatti, il termine ultimo è stato fissato al 28 novembre 2025. Tutti i dispositivo per il rilevamento della velocità, che non sono stati inseriti sulla piattaforma ministeriale per tempo, vengono considerati inesistenti. Questo cosa comporta?! Obbliga, in modo perentorio, gli enti pubblici a spegnere e disattivare tutti i dispositivi non presenti sul censimento nazionale, pubblicato il 29 novembre 2025. Di contro, qual ora ciò non avvenisse, i cittadini sono tenuti ad una verifica, in più, in caso di  multa. Si dovrà controllare se nell’elenco ufficiale il dispositivo cha ha emesso il verbale è presente, o meno. Nel caso non lo fosse, si può procedere alla richiesta di annullamento della multa, in quanto l’autovelox non era legittimato ad emettere verbali. Questa misura adottata, è considerato dal ministro Salvini, un passaggio essenziale per garantire la piena legittimità d’uso degli strumenti di rilevamento della velocità.

Conseguenze per gli automobilisti

Autovelox
Photo by blickpixel – Pixabay – autovelox

Nonostante molti comandanti di polizia sostengano che questo censimento renderà più difficile i controlli, il MIT, non è dello stesso avviso. Contano su un rafforzamento della sicurezza, dovuto ad un utilizzo più legittimo degli autovelox. Tuttavia, su circa 11.000 dispositivi in funzione, quelli effettivamente registrati sono stati solo 3.600. Ciò significa che 7.000 dispositivi, non potranno più emettere multe. Questo porterà davvero una reale riduzione della sicurezza stradale, come sostengono alcuni sindaci italiani?! Ad ogni modo, è innegabile l’aumento di trasparenza e garanzia per gli automobilisti. Infatti, sarà possibile verificare online l’elenco completo dei dispositivi, tramite il sito del ministero. Questo permetterà una certa autonomia a tutti gli automobilisti, nella verifica di multe e contravvenzioni. Una bella conquista!

Autovelox: foto e immagini