3 “Borghi delle Streghe” più suggestivi d’Italia dove trascorrere Halloween 2022
Halloween assieme al ponte del 1° novembre sono l’occasione perfetta per visitare luoghi dove aleggia il mistero, come questi tre paesi in Italia che hanno fama di essere i borghi delle streghe.

3 borghi delle streghe per Halloween 2022: dove andare
Triora (Imperia): la Liguria vanta un borgo delle streghe molto famoso. Si tratta di Triora, nell’entroterra di Sanremo, in provincia di Imperia, un paese che ha mantenuta intatta l’antica struttura medievale e i suoi monumenti. Triora è famosa per i processi di stregoneria che si svolsero alla fine del Cinquecento, quando alcune donne del luogo furono additate come le colpevoli della carestia che stava colpendo la zona. Per questo motivo Triora è conosciuto come il borgo delle streghe. Oltre ad ammirare i suoi antichi palazzi, le chiese e i vicoli con le abitazioni in pietra e i portali in ardesia, a Triora si trova il Museo Etnostorico e della Stregoneria dove trovano spazio le ricostruzioni degli strumenti di tortura impiegati nei processi alle presunte streghe.
Rifreddo (Cuneo). Rifreddo è una cittadina dominata dalla vista del Monviso. Il suo nome compare per la prima volta in un documento risalente addirittura al 1075 in cui veniva definito Rivus Frigidus (“Fiume freddo”). Questo villaggio montano delle Alpi Cozie, che sorge sulle pendici del monte Bracco, ospitò un processo alle streghe nel 1495 e il Comune ancora oggi ne custodisce i verbali. Le notti di “Terrore nel Borgo“ (un percorso teatrale tra le buie stradine di Rifreddo) sono diventate uno dei principali eventi della programmazione turistica del borgo.
Calcata (Viterbo): arroccato alla sua montagna di tufo, questo borgo che domina la valle del fiume Treja ed è piuttosto inaccessibile: da Calcata nuova si può raggiungere solo a piedi, un dettaglio che può aver contribuito alla sua sinistra fama di borgo delle streghe. Le case di color marrone, lo stesso colore della roccia tufacea in cui affondano le loro fondamenta, e la particolare posizione, inoltre, fanno “suonare” il vento, che somiglia appunto al canto di qualche strana fattucchiera.