Devi assolutamente conoscere questa pietra che ha ispirato Dante e meta degli appassionati di trekking

Bismantova è la pietra che ha ispirato Dante ed è la meta perfetta di tutti gli appassionati di trekking per la sua suggestiva posizione immersa nella natura in un paesaggio meraviglioso

bismatova-pietra-appennini
Ph credits Pietro da Reggio, Wikimedia Commons

Vi suono luoghi in Italia che godono di una naturale meraviglia. Non si tratta di opere d’arte famose o monumenti eretti da importanti scultori ma zone in cui la natura è stata fortunata a esser baciata da cielo e verde rigoglioso. Basta guardarsi intorno per scorgere panorami unici nel proprio genere. Che sia mare, campagna o montagna, ogni luogo assume connotazioni speciali per un soggiorno davvero incredibile. Nella zona dell‘Appenino Tosco-Emiliano svetta una pietra a picco sul promontorio, che ha persino ispirato Dante. Si tratta di Bismantova e vanta una storia davvero incredibile.

L’incredibile storia della Pietra di Bismantova che ha ispirato leggende e poeti

Ci troviamo precisamente a Castelnuovo ne’ Monti in provincia di Reggio Emilia e lì tra l’Appennino Tosco-Emiliano più di 15 milioni di anni fa è sorta la nota Pietra di Bismantova, considerata sito di interesse comunitario. Scientificamente, è un rilievo tabulare di calcarenite con una base di marne argillose. A narrarne la storia antica sono stati i tanti fossili rinvenuti al suo interno, come molluschi, alghe calcaree, spugne e denti di pesce. Molti dei massi nei pressi della pietra sembra che si siano staccati nel XVII secolo, dopo la piccola era glaciale.

Bismantova-pietra-natura
Ph credits SIG SG 510, Wikimedia Commons

I versi di Dante che parlano delle bellezze di Bismantova

Lì dove la natura è più rigogliosa, la pietra di Bismantova rappresenta un punto iconico tra i colori dell‘Appennino. Ne hanno tratto ispirazione grandi poeti come Dante, che la cita persino nel IV canto del Purgatorio nella Divina Commedia. Probabile fosse di passaggio in quelle zone, che hanno visto sin da subito la presenza dell’uomo alla ricerca del benessere della natura e del relax. Poco più giù della nota pietra, sorse un eremo Benedettino terminato nel 1617 diventato poi un santuario mariano, dove sono conservati affreschi risalenti al XV secolo. Fra questi anche il più noto della Madonna di Bismantova a cui è dedicato. Ma non solo poeti, anche scrittori e musicisti hanno dedicato alla Pietra i loro versi più noti, facendone un punto di passaggio importante negli itinerari a Reggio Emilia.

Pietra-Bismantova-panorama
Ph credits Carlo Pelagalli, Wikimedia Commons

Un luogo perfetto per gli amanti di alpinismo e trekking

Ma la pietra è un luogo perfetto anche per gli amanti dell‘alpinismo e del trekking e non solo per una passeggiata alle sue pendici. E’ stata infatti meta di noti alpinisti: il primo fu Carlo Voltolini, che la scalò in solitaria nel 1922. Nel 1940 invece Nino Oppio scalò la parete sud-est, inaugurando così la “Via Oppio” a lui intitolata. Soltanto nel 1960 si registrò la prima arrampicata artificiale con la via “Zuffa-Modoni” che si aggiunse al sentiero storico che prese il nome di “Via degli Svizzeri”. Molte altre furono aperte negli anni, dando il via nel 1980 anche all’arrampicata sportiva. Ancora oggi è meta degli amanti dello sport, per la sua parete rocciosa ben stabile e il panorama stupendo da poter scorgere nella salita.

L’incredibile storia della Pietra di Bismantova immagini e foto