Incredibile ma vero. Nasce in Liguria il primo museo etnografico di 34 km a cielo aperto
Nasce “Antroposcene” il primo museo etnografico a cielo aperto, che racconta il patrimonio rurale diffuso sui territori di Dolceacqua, San Biagio della Cima e Soldano (in val Nervia e val Crosia), in provincia di Imperia. Ecco di cosa si tratta.
Antroposcene: cos’è ed informazioni
Antroposcene è un percorso etno-antropologico guidato da supporti digitali, realtà aumentata ed esperienze immersive attraverso 34 chilometri di sentieri e 21 punti di interesse, disseminati nel ponente della Liguria, tra Dolceacqua, San Biagio della Cima e Soldano in provincia di Imperia. Il progetto nasce dalla collaborazione di vari enti, oltre ai Comuni dei territori interessati, anche il Cai di Bordighera e la Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse di Genova con l’obiettivo di valorizzare il territorio, proponendo un’esperienza all’aria aperta in boghi incontaminati. Un’applicazione dedicata darà voce a questi luoghi per scoprire in modo digitale e inconsueto le origini e il rapporto uomo-natura di questo angolo dell’estremo ponente della Liguria. L’entroterra tra Bordighera e Ventimiglia diviene scenario di un nuovo paesaggio culturale, rivolto a trekker, escursionisti, studiosi di etnografia e sostenibilità ambientale e amanti della natura.
Partendo dalla mappatura di 21 beni di interesse storico, culturale, ambientale, Antroposcene racconta l’identità culturale di un territorio, dando voce al patrimonio materiale e immateriale dei tre borghi. L’inaugurazione è in programma sabato 10 settembre alle ore 17, in strada La Colla, a Dolceacqua. Al termine il Teatro della Tosse proporrà “Di Ulivi, Vigneti, Storie e Silenzio” (Testo e Regia Amedeo Romeo), uno spettacolo itinerante per raccontare i luoghi, le storie, le tradizioni e i personaggi del territorio. Uno spettacolo teatrale che è anche un trekking, lungo un percorso di 1,6 chilometri, immersi nei colori dell’entroterra.