Cammino Celeste: 365 km in Italia, Slovenia e Austria tra spiritualità, cultura, natura e storia

Autore:
Sara Perazzo
  • Dott. Storia Medioevale

Il Cammino Celeste è un percorso di 365 km che comprende tre itinerari che collegano diversi luoghi di culto in Italia, Slovenia e Austria. Tutti con un unico punto di arrivo: Monte Lussari, antica meta di pellegrinaggio mariano. Scopriamo insieme di cosa si tratta. 

Cammino Celeste
Cammino Celeste, Monte Lussari (photo credit Wikipedia)

Cammino Celeste: tappe

Il Cammino Celeste è un’antica via di pellegrinaggio che unisce spiritualità e natura, storia e cultura, collegando tre diversi cammini, in altrettanti Paesi: Italia, Slovenia e Austria. Un itinerario noto e battuto fin dal Medioevo, lungo 365 km. I tratti sloveni e austriaci sono più brevi e dolci, mentre il percorso italiano è il più esteso e impegnativo. Detto anche Iter Aquileiense, il Cammino Celeste comincia da Aquileia e si sviluppa in Friuli Venezia Giulia. I tre percorsi convergono tutti a Monte Lussari, posto a 1790 m s.l.m., nel cuore delle Alpi Giulie. La tappa italiana è lunga 210 km, da suddividere in una decina di giorni, percorribile soprattutto su strade sterrate, viottoli di campagna e sentieri di montagna, attraversando 25 borghi, lontano dai grandi centri, e numerosi centri del culto mariano.

Sono dieci le tappe ufficiali del Cammino Celeste italiano. Più una, detta prologo. Prima di partire dalla Basilica di Aquileia, è infatti possibile iniziare dall’isola di Barbana, che ospita un santuario del VI secolo abitato ancora oggi da una piccola comunità monastica. Il cammino sloveno inizia invece da Brezje, presso Kranj, il più importante luogo di invocazione di Maria. E Maria Saal, in Austria, sopra Klagenfurt, è invece il punto di partenza del cammino austriaco. Tutti e tre si ricongiungono a Camporosso, per risalire poi il Monte Lussari. Il periodo migliore per affrontare il Cammino Celeste va da maggio a giugno e da settembre a ottobre.