Novità dell’estate per riscoprire la patria delle bollicine francesi: intreccio perfetto tra arte e cultura
Un fantastico viaggio tra arte, cultura, storia e tradizioni immergendosi nella bellezza di percorsi sotterranei, navigando tra i suggestivi canali nell’attesa di assaporare le pietanze di chef stellati accompagnando il tutto con una visita alle mostre di artisti contemporanei. Queste ed altre sono le novità dell’estate 2023 per coloro che intendono scegliere una vacanza all’insegna della riscoperta delle bollicine francesi. Scopriamo con esattezza dove.

I luoghi dove si intrecciano arte e cultura alla riscoperta dello Champagne
Inutile sottolineare che il rinomato gusto delle bollicine francesi, abbinate ai piatti tipici delle tradizioni locali, ha sempre rappresentato un momento di grande piacere, accompagnato dalla consapevolezza che quel tipo di bevanda, nella sua lussureggiante tradizione che l’ha relegata ai primi posti delle classifiche mondiali, non è un semplice vino, ma è il risultato di una serie di studi, ricerche e abbinamenti tra elementi per ottenere il miglior risultato possibile. Un risultato che diventa una delizia per il palato al punto da essere indicato come uno dei prodotti più pregiati e rinomati al mondo.
Stiamo parlando dello Champagne francese, con cifre che hanno toccato record incredibili: 10,6 milioni di bottiglie spedite nel 2022 in Italia e un giro d’affari di 247,9 milioni di euro. Un prodotto tanto pregiato, quanto fragili sono i vigneti da cui vengono coltivate e raccolte le uve che danno vita a questa bevanda così ricercata e decantata. Una fragilità causata dai cambiamenti climatici che coinvolge circa 16.200 vigneron, 130 cooperative e 370 grandi maison. Tuttavia, i produttori, attraverso la ricerca di strumenti di contrasto alle difficoltà elencate, stanno cercando di mettere in campo delle soluzioni che possano portare all’obiettivo delle emissioni zero entro il 2050 e per farlo si è deciso di edificare un centro di ricerca e innovazione che potrebbe essere inaugurato nel 2025.
Ebbene, i luoghi di produzione dei più rinomati vini francesi, alcuni dei quali hanno dato i “natali” a note etichette di champagne, stanno correndo ai ripari realizzando strutture dedicate, che possano fare da contraltare ai preannunciati disastri climatici. Alberghi come il Domaine Les Crayères permettono di degustare vini nella loro essenza più intensa. O ancora il Royal Champagne di Champillon, una stazione di vigneti compresa tra Reims ed Epernay, dove nel corso di questa estate riapriranno i 18 km di crayère della maison Mercier. Tutti luoghi che cercano di preservare il gusto attraverso l’arte.

Gli appuntamenti artistici ricollegati allo Champagne
Sempre quest’anno, Ruinart, la più antica casa di Champagne, si è affidata all’artista francese Eva Jospin per realizzare un museo con l’installazione di sculture di cartone che a giugno verranno presentate anche ad Art Basel. Ma non finisce qui. Nel 2029, quando Ruinart compirà ben 300 anni, altre 10 opere d’arte verranno installate nello storico terroir.
Momenti da non perdere, che rappresentano la quintessenza del gusto abbinata all’arte con lo spirito di conservazione in una Francia che intende preservare le proprie tradizioni legate alla sua storia. Se dunque quest’anno avete programmato una vacanza in Francia, dopo aver visitato le principali attrazioni della capitale Parigi, recatevi in una delle località dove si produce champagne per dare quel tocco “frizzante” alla vostra esperienza di viaggio nel segno della storia e delle migliori tradizioni.