Il FAI apre le porte dei suoi Beni archeologici: ecco quando si potranno visitare

Autore:
Sara Perazzo
  • Dott. Storia Medioevale

Per le Giornate Europee dell’Archeologia, il FAI apre le porte dei suoi Beni archeologici con tante visite guidate da nord a sud d’Italia. Un’occasione unica per scoprire e conoscere parte dell’ingente patrimonio archeologico del nostro Paese.

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Credit Matteo Girola Wikimedia

Il FAI, Fondo per l’Ambienti italiano, aderisce all’edizione 2023 delle “Giornate Europee dell’Archeologia”, organizzate da Inrap, l’Istituto nazionale di ricerca archeologica preventiva della Francia e promosse dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Musei e Direzione Generale Archeologia, belle arti e paesaggio.

L’evento si svolgerà contemporaneamente nei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa. I visitatori potranno prendere parte alle visite guidate in compagnia di esperti archeologi, partecipare ad attività per grandi e piccini e assistere a conferenze con specialisti del settore. Per l’occasione, il FAI aprirà le porte dei suoi Beni archeologici. Scopriamo insieme quando e cosa c’è in programma.

Giornate Europee dell’Archeologia 2023: i Beni FAI aperti e visitabili

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Credit Assico Wikimedia

Venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 giugno 2023 il FAI parteciperà con i suoi Beni archeologici alle “Giornate Europee dell’Archeologia 2023”. Saranno sei i Beni del FAI aperti: l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate a Lecce, l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE), il Parco Villa Gregoriana a Tivoli (RM), la Baia di Ieranto a Massa Lubrense (NA), il Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi di Agrigento e il Monastero di Torba a Gornate Olona (VA).

Si tratta tutti di siti dal forte valore archeologico poiché rappresentano uno spaccato dell’antica frequentazione dell’uomo sul nostro territorio nazionale. Una visita ai Beni FAI consentirà di vivere un viaggio attraverso l’Italia di un tempo, alla scoperta di usi e costumi differenti.
In alcuni di questi Beni si potranno visitare eccezionalmente alcune aree generalmente inaccessibili. I visitatori avranno così modo di conoscere la storia del popolamento dei territori su cui sorgono i Beni FAI.

Ogni sito coinvolto nella manifestazione “Giornate Europee dell’Archeologia 2023” ha modalità e costi di visita differenti e oltre, ai percorsi guidati, si svolgeranno anche svariate attività collaterali. Per maggiori informazioni e per conoscere il programma completo delle visite guidate e delle iniziative consultare il sito web fondoambiente.it.

Beni Fai aperti per le Giornate Europee dell’Archeologia 2023: cosa vedere

L’Abbazia di Santa Maria a Cerrate rappresenta uno dei più pregevoli esempi di Romanico otrantino. Il complesso risale alla fine del XII secolo e fu voluto, secondo la tradizione, da Tancredi d’Altavilla, conte di Lecce. Durante le Giornate Europee dell’Archeologia saranno gli archeologi che hanno curato gli ultimi scavi ad accompagnare i visitatori. La suggestiva e pittoresca Abbazia di San Fruttuoso sorge all’interno del parco naturale regionale di Portofino e rappresenta una delle attrazioni imperdibili di Camogli, nella Liguria di Levante. Si raggiungerà l’Abbazia a piedi tramite sentiero o in battello e gli esperti archeologi condurranno le visite guidate per illustrare gli ultimi ritrovamenti.

Invece, alla Baia di Ieranto, area naturale delle splendida costiera sorrentina, gli escursionisti verranno accompagnati in un trekking a Punta Campanella per conoscere la leggenda che vuole in questo luogo la fondazione del tempio di Atena a opera di Odisseo. Il Giardino della Kolymbethra proporrà attività dedicate a piccoli e grandi.

Al Monastero di Torba i partecipanti potranno seguire i responsabili dei cantieri di scavo e gustare un pranzo longobardo a base di antiche ricette popolari. Infine, al Parco Villa Gregoriana si svolgerà un ciclo conferenze sul tema Archeologia e terremoti.