Pasqua 2023 a Bormio: alla scoperta dell’antica tradizione dei Pasquali
La Valtellina più autentica è rappresentata dai Pasquali. Un grande evento annuale, tra cultura contadina e rituale religioso, una festa da scoprire a Bormio durante la Pasqua 2023.

I Pasquali di Bormio, in provincia di Sondrio, sono una manifestazione unica nel loro genere, che riflette le antiche tradizioni contadine e che, ancora oggi, vengono vissute con viva partecipazione di tutti gli abitanti di Bormio e attrae visitatori e turisti. Assistere alla sfilata dei Pasquali è come fare un viaggio all’indietro nel tempo. Le strade di Bormio, nel giorno di Pasqua 9 aprile 2023, saranno invase dai Pasqualisti, personaggi che portano a spalla grandi portantine a tema religioso, da via Roma fino alla piazza del Kuerc.
Ma ancor prima dei Pasquali fanno la loro comparsa la banda, le carrozze trainate da cavalli, le donne con gli anziani e i bambini vestiti con i costumi tradizionali, facendo mostra di fiori e prodotti artigianali. A fine sfilata, i Pasquali saranno portati ed esposti in Piazza del Kuerc dove rimarranno fino al giorno successivo di Pasquetta.
Pasquali di Bormio del 9 aprile 2023: il programma

Entro le ore 9.00 della domenica di Pasqua avverrà il raduno dei partecipanti in piazza V Alpini. Verso le ore 10 è fissato l’inizio della sfilata per le vie del paese: via Al Forte, via San Vitale, via Roma, piazza Cavour/Kuerc. Alle ore 11.30 si terrà la benedizione degli agnelli e dei Pasquali in piazza Cavour/Kuerc dove rimarranno in esposizione fino al lunedì di Pasquetta, 10 aprile 2023.
Alle ore 17.00, la giuria premierà il Pasquale vincitore, sempre in piazza Cavour/Kuerc. Il premio viene attribuito considerando il significato religioso delle scene rappresentate, il lavoro artigianale e artistico svolto per realizzarle, l’aspetto culturale e di tradizione. Per maggiori informazioni consultare il sito Bormio.eu.
I Pasquali cosa sono
I Pasquali sono delle vere e proprie opere di falegnameria, realizzate dagli abitanti del paese di Bormio durante i mesi invernali, in base al proprio quartiere di appartenenza, detto il Reparto, e che lavorano alacremente sotto la guida di un capo. Partecipano alla realizzazione dell’opera falegnami, fabbri e artigiani.
La tradizione dei Pasquali risale ad antichi riti pagani che riguardavano la pastorizia e l’agricoltura di montagna e che prevedevano il sacrificio di un agnello per dimenticare la stagione rigida e fredda dell’inverno. La tradizione è stata poi trasferita al giorno di Pasqua. Le prime testimonianze scritte della tradizione dei Pasquali risalgono al XVII secolo. Esse infatti raccontano che nel giorno di Pasqua si doveva cucinare un agnello da distribuire in piazza del Kuerc, la piazza centrale.