7 attrazioni che non sarà possibile visitare nel 2025

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Il nuovo anno porta con sé anche la chiusura di attrazioni tra musei e monumenti, alcuni tra i più visitati al mondo. Si tratta, fortunatamente, quasi sempre di chiusure temporanee, uno stop necessario per affrontare lavori di ristrutturazione o di rinnovamento delle esposizioni per poi tornare a essere più interessanti di prima. Ecco quali sono le attrazioni che non sarà possibile visitare nel 2025.

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Musei
Photo by cains – Pixabay

Il 2024 si è chiuso con un dibattito sull’overtourism, infatti alcune mete sono state letteralmente prese d’assalto. L’Italia, ad esempio, è uno dei Paesi più gettonati per le sue bellezze naturali ma anche per la storia che porta con sé, per i siti archeologici, i musei e i monumenti.

Ecco però si dovrebbe anche capire come rendere il turismo più sostenibile, cosicché non diventi stressante per i cittadini o un’esperienza negativa per gli ospiti. Tuttavia, alcune destinazioni più apprezzate nel 2024 non saranno aperte ai visitatori nel 2025. Si tratta di luoghi distrutti da calamità naturali, chiuse a causa di difficoltà finanziarie o per dei lavori in corso. Vediamo insieme quali sono.

Le 7 attrazioni off- limits nel 2025

Las Vegas sta cambiando panorama, come dimostra la demolizione di due casinò- hotel: il Tropicana e il Mirage. Il primo ha detto addio alle torri di 23 piani, per lasciare spazio ad un nuovo progetto che porterà alla realizzazione di uno stadio da baseball. Conosciuto anche come il “Tiffany della Strip” per la sua sfarzosità, era frequentato spesso da Frank Sinatra e dal famosissimo Rat Pack.

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Il Mirage che negli anni ha fatto la storia del poker ha chiuso, lasciando il posto ad una nuova struttura. Addio al vulcano di fuoco e al giardino segreto che per decenni ha incantato i visitatori, il Mirage sarà sosituito dall’Hard Rock Hotel & Casinò e dal Guidar Hotel Las Vegas. La nuova struttura propone nuove attrazioni, tante innovazioni e fantasia: con un design unico a forma di chitarra che modificherà il mondo della Strip.

L’arte a New York City ha perso punti. Il Rubin Museum, lo scorso ottobre ha chiuso e alcune opere sono state trasferite al Brooklyn Museum. Nella metropolis chiude anche Fotografiska in vista di un trasloco in sede ancora da individuare. Secondo i fondatori del museo, la chiusura darà spazio all’apertura di nuovi ambienti espositivi più consoni a ricevere un flusso crescente di visitatori.

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La chiusura della Wayfarers Chapel, invece, ha delle ragione ben più problematiche che derivano dal cambiamento climatico. A causa delle diverse frane della zona, la chiesa in vetro progettata da Lloyd Wright era seriamente a rischio. Nel frattempo, la Chiesa è stata smantellata e conservata in deposito fino a quando non troverà una nuova casa.

In Giappone (Kyoto), invece, chiudono le strade private a Gion che per secoli sono state una vera e propria attrazione turistica. Il divieto d’ingresso, per chi non è residente, riguarda solo le strade private e non quelle pubbliche come le famosissime Shijo-dori e Hanamikoji che continueranno ad essere una meta gettonata per tutti.

kyoto
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Il Living Computers Museum ha perso punti a causa della morte improvvisa del suo fondatore e della successiva catastrofe pandemica. Il museo che ospitava vecchi computer e dispositivi tecnologici d’epoca, ha chiuso per sempre così come confermato dal GeekWire.

Attrazioni chiuse nel 2025: immagini e foto