In tour nei Quartieri Spagnoli, alla scoperta di ‘A Santarella
Tra i vicoli e i bassi dei Quartieri Spagnoli, troviamo ‘A Santarella Maria Francesca dalle cinque piaghe e la sua “seggia “.

Napoli assomma nella sua devozione e folklorica modalità di proclamare lo spirituale molti patroni e protettori. Ad oggi 23, con El Pibe de Oro.
Ma la spiritualità partenopea assomma anche A’ Santarella”, Santa Maria Francesca dalle cinque piaghe. Un epiteto vicino a quello che intitola la commedia scarpettiana e il palazzone in cui Sciosciammocca si spense.
A Santarella dei Quartieri
Questa figura è circoscritta ad una precisa zona, i Quartieri Spagnoli. Proprio qui, dal 700′ borbonico vede questa mutantio mutatis del mito della Grande Madre, commutarsi dalla devozione mariana ad una sua espressa devota.
Una vicenda che abbraccia fede e veggenza, folklore e immaginario partenopeo. La sua vicenda umile e condivisa tra Santa Lucia del Monte e l’avvicinamento al francescanesimo la porteranno tra gli ultimi di Napoli.
E questi presto intrapresero a venerarne il culto, fino a darne l’aurea di santità marcata dall’ apparizione delle stimate di Cristo. A ciò si aggiunge il darne la prova concreta con il suo profetizzare la Rivoluzione Francese e gli eventi successivi.

Se la santità in vita nacque con le sue opere ascetiche e di accoglienza verso i poveri, è durante la seconda guerra mondiale che il culto entra nel vivo.
Nei quartieri spagnoli vigeva il culto di Sant’Anna, testimone ne è la Chiesa omonima a Sant’Anna ai Palazzi. In particolare tale devozione era correlata alla maternità e a fenomeni come abbandono minorile e prostituzione. Attorno ‘A Santarella, invece, venne a radicalizzare il seguito di tutte quelle donne sterili, partorienti e con gravidanze difficili.
Questa devozione, cui testimonianza visiva e fisica sono le coccarde e i fiocchi lasciati alla sua dimora ancora oggi portati in dono, ebbe un input durante le violenze nazifasciste e le marocchinate.
‘A seggia e la casa
Se il culto trova espressione privata nelle numerose edicole votive in cui viene esposta l’icona, tratteggiata con i segni della passione insieme al giglio e al rosario, simbolo della castità e della fede o negli ex voto presso la sua dimora.
Infatti, dal 2001 A’ Santarella, a seguito della transizione delle spoglie presso la sua casa natale sita in via Tre Re a Toledo, nei pressi di via Roma, trovando sede presso l’abitazione trasformata in chiesa convento e meta di pellegrinaggi.
Oggetto connotativo di Santa Maria Francesca dalle cinque piaghe per tutti i partecipanti al culto è la nota “seggia“. La sedia su cui la santa esercitava le sue pratiche ascetiche e l’accoglienza dei fedeli, è venerata dalle donne in attesa o desiderose di conseguire una gravidanza. Un lieto evento che spesso permette alle devote di ricompensare con ex voto in argento e fiocchi rosa e o blu.
Info utili
I quartieri sono raggiungibili tramite la linea 1 Fermata Toledo, avanzando si sale verso l’area. La chiesa convento è sita in Via Tre Re, adiacente a Via Toledo, Napoli.