Ercolano, un cammino nella classicità sepolta
La Villa dei Papiri, le domus dell’Albergo e dell’Ermo di Bronzo degli scavi di Ercolano portano i visitatori nella vita di tutti i giorni della Campania felix tra I e II sec d. C.

Civiltà sepolta ai piedi del Vesuvio
Ercolano, insieme a Pompei e a Stabia è la testimonianza monumentale del passato ellenistico-romano dello stivale.
Un luogo che, ancor prima di Carlo di Borbone, ogni anno sorprende e stupisce gli studiosi e i visitatori per lo svelamento di nuove testimonianze.
I complessi archeologici ai piedi del Vesuvio costituisco una delle mete predilette del turismo in tutte le stagioni.
Ercolano, la civitas sepolta dal Veseo
Sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C Ercolano non ha niente in meno delle altre bellezze archeologiche dell’area.
Se Pompei conserva la maestosità entro cui viveva l’aristocrazia romana e i ceti alti, Ercolano mantiene le caratteristiche urbane che ne fanno una città antica.
Le domus e le strade assumono all’occhio del visitatore un passaggio discendente nella vita quotidiana all’epoca degli imperatori.

Passando nell’antica Ercolano
Infatti, ad Ercolano sono emersi reperti che traghettano i visitatori nei meandri della civiltà e della vita della civitas tra I e II sec. d. C. Ammirando la composizione articolata delle collezioni di gioielli, mobili, monete e manufatti possiamo penetrare e comprendere l’organizzazione sociale romana.
Alle collezioni fanno seguito la Villa dei Papiri, la biblioteca le cui analisi con raggi ultravioletti dei rotoli ritrovati sta cambiando la percezione della cultura classica.
Una precisa idea dell’antica Ercolano necessita di un giro tra le sue vie dissepolte. Lungo le strade le pitture e le forme, le incisioni e i colori sui ruderi trascinano verso le maestranze delle botteghe e dell’artigianato.
E avanzando fino al Decumano Massimo fino all’area del Mercato è individuabile il Macellum e i resti degli edifici pubblici.
Le Domus

La domus è connotata dalla presenza del triclinio, luogo adibito al convivium, cioè il maestoso pranzo il cui pasto è accompagnato da attività ludiche. Altro fattore per identificare la domus, è il giardino connotativo della domus romana nell’area della Campania Felix in quanto raccoglieva le attività dell’otium, dedicate alle arti e alla cultura.
Tra le domus maggiormente acclamate e, ahimè spesso vittima della mano selvaggia del visitatore, vi è la Casa dell’Albergo, nota per l’addobbo di figure animali per distinguere gli usi delle camere, insieme al gusto esotico con mosaici raffiguranti delfini. A seguire, l’attenzione coglie in particolare la Domus dell’Erma di Bronzo, tra le più ampie del parco.
La domus presenta delle caratteristiche sincretiche, riuscendo ad assommare peculiarità che vanno al di là della connotazione ellenistico-romana. La domus dell’Erma di Bronzo, a partire dal nome dovuto ad una statua in bronzo rinvenuta nell’atrio, unisce degli elementi architettonici e stilistici sanniti ed etruschi e il gusto per lo sfarzo di affreschi di paesaggi marini e giardini pensili, contornate dal tipico rosso pompeano.
Come arrivare
Per arrivare i viaggiatori possono prendere la linea della circumvesuviana oppure trenitalia direzione Scafati-Pompei, limitrofe ai vari siti archeologici. Se preferite linee bus sono presenti all’interno del terminal parking della stazione di Napoli.