In Irpinia per vivere la magia e i sapori dell’autunno tra i borghi
In Irpinia l’autunno è una full immersion tra itinerari nella natura colorata dal foliage, specialità dal sapore di noci, nocciole e castagne e pezzi di storia e bellezza unici. Una tappa niente male e scandita tra i borghi per vivere l’esperienza del turismo lento tra bellezze da vedere e da mangiare.
Guarda il video

Scegliere una destinazione con il crollo della colonnina di mercurio non è mai stato così semplice. L’ arrivo dell’autunno ha aperto a nuove rotte che i nostri viaggiatori non mancheranno di segnare sulla loro tabella di marcia.
Nell’entroterra della Campania Felix troverete una delle soluzioni per non lasciarsi scappare nulla delle bellezze e dei sapori che accompagnano verso l’inverno. Tra le alture del Sannio sita l’Irpinia, una terra verde che rifulge di angoli e borghi ricchi di arte e storia, prodotti genuini e prelibatezze eno-gastronomiche.
Un riconoscimento che vede anche qui ergersi tra marchi IGP, DOC e DOP per la bontà della sua tavola tra vitigni e frutta secca, fino a chicche inserite nel Patrimonio Unesco e nell’albo della Bandiera Arancione Touring Club.
Irpinia tra i borghi da vedere e da mangiare

Il territorio irpino ha nel suo cuore segreto piccole destinazioni e tappe minute, dove non sarete sommersi dalla calca stressante dell‘overtourism. Qui infatti, troverete borghi in cui splende il segno e la bellezza del passato e mantiene il sapore autentico della sua biodiversità.
Una delle prime località autunnali per i nostri ospiti sarà Calitri, la Positano d’Irpinia. Un pezzo avellinese pittoresco, dove le mura sono interamente tinteggiate di colori accesi. Un sintomo che richiama all’artigianato della ceramica, portata avanti dalle piccole botteghe del borgo e nel Museo della Ceramica. E per assaggiare, pezzo forte saranno le cannazze, pasta condita con sugo di carne o pomodoro e pecorino.
Avanzando tappa immancabile sarà Caposele, un angolo omaggiato di recente del fregio di Bandiera Arancione. Un posto dove la natura verde sposa l’azzurro delle acque grazie alla fonte Sele.
Una tappa ricca di itinerari d’arte e cultura testimoniato dal Museo delle Macchine di Leonardo e dai capolavori della Chiesa della Sanità. E anche qui da provare le matasse, particolare tipo di pasta casareccia certificata PAT per l’unicità nella cucina italiana.
Per scoprire invece la bontà della natura e dei suoi frutti nelle stagioni miti, consigliamo di virare verso Avella. A ridosso della Bassa Irpinia troverete questo angolo dove la ricchezza del territorio si esprime con le testimonianze del passato romano e medievale e la natura del Parco del Partenio con castagne e nocciole.
Sulla stessa falsariga anche il medievale borgo longobardo di Montella, capitale campana della castagna. Un cantuccio che affascina per i palazzi notabili e i ruderi del castello e per lo spettacolo dell’immenso castagneto, che avvolge l’intero paesaggio del borgo e i Monti Picentini. Insomma, non avete che fare la valigia e partire!
Info utili

Il territorio irpino è raggiungibile dal suo capoluogo Avellino in auto, oppure da Napoli tramite l’autostrada Nola-Pomigliano.
Si rammenta che alcune delle destinazioni sono raggiungibili da Napoli, come nel caso di Avella e Montella anche con i mezzi pubblici dell’EAV e SITA.