Omakase, il menu al buio della cucina giapponese, ora anche in Italia

Autore:
Sara Perazzo
  • Dott. Storia Medioevale

L’Omakase giapponese, il menù al buio che fa parte del mondo della ristorazione del Sol Levante, ora sbarca anche in Italia, secondo formule esclusive.

Omakase
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La parola giapponeseOmakase” in italiano suona come “lascio fare a te”. Tale termine indica un’usanza comune quando si cena nei ristoranti giapponesi. Il cliente, cioè, affida allo chef la scelta delle specialità stagionali e dei piatti che gli verranno serviti. Il contrario giapponese di Omakase è Okonomi, che significa scegliere cosa ordinare. La Guida Michelin ha definito l’Omakase un’esperienza culinaria formale, particolarmente venerata nel Sol Levante.

I clienti che ordinano l’ Omakase si aspettano che lo chef sia innovativo e sorprendente nella scelta dei piatti, tanto che l’esperienza viene paragonata a uno spettacolo artistico e a un’esperienza più che a un semplice pasto. Questa particolarissima usanza con menù a scatola chiusa è sbarcata anche in Italia, proposta da alcuni esclusivi ristoranti. Scopriamo quali sono.

Dove sperimentare l’Omakase in Italia

Omakase Italia
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Da qualche tempo, i menu “al buio”, in cui i commensali si affidano totalmente alle scelte dello chef, hanno fatto la loro entrata nelle proposte di alcuni ristoranti del nostro Paese, unendo la formula orientale con la cucina italiana. Chef creativo e dallo stile raffinato, Felix Lo Basso è stato tra i primi a proporre l’omakase secondo la declinazione all’italiana. Nel suo ristorante di via Goldoni, a Milano, solo 12 sono i clienti ammessi per degustare un menu di 24 micro portate. Felix Lo Basso Home&Restaurant è nato nel 2021 secondo un nuovo concetto di accoglienza e ospitalità. “Quando arrivano da noi, gli ospiti suonano il campanello e si accomodano in soggiorno per l’aperitivo. La cena viene servita su un unico tavolo sociale, in cucina, da dove si può osservare lo staff mettere in scena uno “spettacolo culinario” durante il quale viene raccontato un menu degustazione in continua evoluzione”, senza possibilità di scelta o di modifiche al percorso gustativo a scatola chiusa di Lo Basso.

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Nella Chinatown milanese, c’è poi il Ronin, iconico locale dedicato alla sottocultura giapponese, divenuto una vera e propria istituzione nella capitale meneghina. “L’Omakase più pazzo del mondo” è il nuovo format del ristorante dove i clienti sono accolti nell’hidden room all’ultimo piano del palazzo in stile neo-liberty di via Alfieri, per uno spettacolo Omakase riservato a soli 16 ospiti a sera.

L’Omakase nel mondo

L’omakase è diffuso anche all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, dove ha riscontrato grande fortuna. I migliori ristoranti dove provarlo sono il Sushi of Gari nella città di New York, una vera istituzione che ha avuto per due anni una stella Michelin e l’Omakase Room, sempre a New York, nel quartiere di West Village, con solo 8 posti a sedere. Al Ginza Sushi-Ichi della città di Bangkok, di Singapore e di Giacarta potete fare l’esperienza dell’Omakase anche a pranzo, una vera rarità.