Regional Air Mobility, il progetto che ti fa viaggiare in Italia con gli aeroporti minori

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Prende il via il progetto Regional Air Mobility che permette di viaggiare in Italia usufruendo dei tantissimi e funzionali aeroporti minori evitando lunghe file e overtourism in ogni periodo dell’anno.

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Aeroporto
Photo by dmncwndrlch – Pixabay

Viaggiare in aereo è la modalità preferita da milioni di persone in giro per l’Italia e per il mondo, che preferiscono scegliere il volo più congeniale alle proprie esigenze per raggiungere le destinazioni desiderate.

Si ha la possibilità di portare con sé dei bagagli senza stressarsi, sedendosi comodamente e usufruendo di tutti i servizi a disposizione delle varie compagnie aeree, attendendo l’atterraggio in poche ore.

Nei periodi di maggiore overtourism però, si può incorrere in ritardi, lunghe file e imprevisti, rendendo il viaggio meno piacevole. Ma niente paura: in tutto il territorio italiano è partito il progetto Regional Air Mobility, che suggerisce per le tratte interne i migliori aeroporti minori tra comfort, vantaggio e relax.

Al via il progetto Regional Air Mobility per gli spostamenti negli aeroporti minori

Regional Air Mobility è il nuovo progetto Enac che propone gli aeroporti minori di ultima realizzazione e non solo, per gli spostamenti interni in Italia. Si sfruttano così i poli meno conosciuti ma ugualmente efficienti, in giro per il Bel Paese: da Salerno a Lecce, passando per Rome Urbe, Venezia Lido e Perugia, è possibile usufruire di tratte importanti, anche internazionali, con partenze strategiche in città o luoghi meno affollati di quelli maggiormente noti e scelti. Ha preso il via lo scorso 15 settembre, potenziando sempre di più la rete di collegamenti tra questi hub, attraverso aeromobili molto più piccoli.

Il primo collegamento degli aeroporti minori da Fano a Roma Urbe

roma urbe
Ph credits CAPITANO RAJU, Wikimedia Commons

Il primo collegamento sperimentale del progetto prevedeva il collegamento dall’aeroporto di Fano nelle Marche a quello di Roma Urbe nel Lazio tramite un piccolo aeromobile di 9 posti.

Questo per semplificare il traffico verso la capitale anche dai luoghi che sono meno serviti, aiutando così il deflusso del traffico aereo e cercando di diminuire i fenomeni come l’overtourism. Oltre che il polo della capitale, pian piano l’idea sarà ampliate anche a quelli di Venezia Lido e Milano Bresso, dove si volerà anche verso l’isola d’Elba, Siena, Perugia, Arezzo, Foggia e Salerno. Si sta lavorando anche per un altro collegamento anche per Tortolì, in Sardegna, che sarà particolarmente funzionale nei mesi estivi.

Gli obiettivi da raggiungere per il futuro

Ala aereo
Photo by: Nate Hovee/Shutterstock.com

Il progetto di Regional Air Mobility punta però sempre più in alto e in pochi mesi vuole porsi altri obiettivi. Non solo tanti hub per gli aeroporti minori per i propri collegamenti ma anche un aiuto concreto alle problematiche ambientali, utilizzando carburanti sostenibili e utilizzando aeromobili funzionali con un massimo di 19 passeggeri per tratta anche con animali a bordo. I

prezzi si manterranno competitivi: dagli 80 ai 100 euro a tratta, considerando il grande servizio che offrono. Infine, vuole valorizzare anche i piccoli centri collegandoli con quelli più noti ma meno funzionanti, dando una mano concreta anche agli imprenditori, ai pendolari e ai commercianti che devono viaggiare nelle 24 ore senza incorrere così in traffico e imprevisti.

Al via il progetto Regional Air Mobility per gli aeroporti minori in Italia: foto e immagini