A Roma le vecchie cabine telefoniche diventano punti di “book crossing” dove è possibile scambiarsi libri

Autore:
Mario Rinaldi
  • Giornalista

Una trovata davvero geniale per “riciclare” e rendere funzionali alcuni pezzi della nostra storia moderna. A Roma, le vecchie e amate cabine telefoniche si sono trasformate in punti di “book crossing” dove le persone si recano per lasciare un loro libro e prelevare quello di altri in una sorta di piacevole scambio culturale. L’idea è molto piaciuta e si sta anche rapidamente diffondendo tra gli amanti della lettura.

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(ph credit Bibliocabina di Torresina, Facebook)

Punti di “Book crossing” a Roma: come funzionano e informazioni

Per evitare l’usura e l’inutilizzo delle vecchie cabine telefoniche, l’Associazione “Cervelli Forti”, fondata da Giuseppe Forti e Simonetta Cervelli ha messo in piedi un valido progetto di riqualificazione di quelle che per anni sono stati i principali punti di riferimento per l’utenza telefonica pubblica, dove le persone, soprattutto negli anni ’80 e ’90, si recavano per mettersi in contatto con amici o parenti inserendo il classico gettone telefonico. Oggi, quelle nostalgiche cabine sono state trasformate in spazi funzionali dove poter scambiare libri. Una modalità alternativa di riqualificazione culturale.

Il progetto intende soprattutto puntare al recupero di quelle che sono diventate un vero e proprio pezzo d’antiquariato, evitando che queste cabine possano deteriorarsi con l’usura del tempo e trasformarle così in un luogo di interesse culturale e di grande attrazione per gli amanti dei libri e della cultura. Soprattutto si cerca di puntare alla diffusione di un sapere condiviso che avviene, nel caso di specie, attraverso uno scambio informale di contenuti custoditi all’interno dei preziosi volumi che vengono rilasciati a coloro che mettono a disposizione i propri libri. Al momento solo una cabina è stata allestita con questa specifica funzione.

Questo progetto delle cosiddette “bibliocabine” ha scopi che vanno ben oltre il semplice scambio di libri. Un altro nobile obiettivo è quello di mettere a disposizione di tutti lo scibile umano contenuto nei tanti libri che si depositano all’interno di queste vecchie cabine telefoniche per renderli fruibili a tutti e lanciare un messaggio di bellezza, intesa come fuga dalla frenesia quotidiana con la quale spesso si affronta la vita di tutti i giorni. Al momento l’unica cabina telefonica trasformata in bibliocabina è quella in via Pinerolo nella Capitale, molto frequentata e amata da adulti e bambini con un continuo scambio di libri.

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(ph credit bookcrossing Italia, Facebook)

Bibliocabina che passione: Roma punto strategico del “book crossing”

La città di Roma Capitale sta facendo un po’ da apripista in questo progetto pilota di diffusione della cultura, che sinora ha avuto anche un discreto successo. La bibliocabina di via Pinerolo è diventata oltre che un punto di riferimento per lo scambio di libri di ogni genere anche una vera e proprio attrazione con tanti curiosi che si recano per ammirarla e toccare con mano un aspetto del tutto innovativo della Capitale.

Non si esclude che sulla scia del successo di questa prima bibliocabina, se ne possano diffondere anche altre nella Capitale, con l’obiettivo di estendere questo progetto anche oltre i confini del territorio romano e coinvolgere altre metropoli come Napoli, Milano o città d’arte in generale, la cui essenza risiede proprio nell’aspetto culturale del proprio territorio di riferimento.

Davvero accattivante è anche la bibliocabina del Quartiere Torresina.