Al via l’incredibile esperimento in Messico per contrastare la siccità e il caldo afoso

Al via l’incredibile esperimento in Messico per contrastare la siccità e il caldo torrido in tutto il Paese, andando incontro alle esigenze del turismo durante tutto l’anno e dei cittadini.

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Le temperature globali si stanno innalzando sempre di più, dando il via ormai già da anni, ad una crisi climatica senza precedenti. Fenomeni atmosferici estremi come violenti temporali, uragani, grandine in una parte del globo terrestre, si alternano con il caldo torrido e sempre più afoso dei paesi già caldi, raggiungendo quote già nel mese di luglio anche di 45 gradi.

Un pericolo per la qualità di vita degli abitanti ma anche del flusso del turismo, sempre più scettico nello scegliere determinate destinazioni nei periodi estivi, difficili da gestire. Tra i territori maggiormente colpiti dal caldo record c’è l‘America Latina, che ha dato il via ad un incredibile esperimento in Messico per contrastare l’afa.

L’esperimento in Messico per contrastare il caldo torrido e l’afa: in arrivo la pioggia artificiale

Già nel 2020, gli esperti avevano lanciato l’allarme afa in Messico, prevedendo una situazione sempre più pericolosa con il passare degli anni. Nel bel mezzo del 2023 infatti, il caldo estremo ha dato il via a fenomeni di siccità davvero intensi, compromettendo agricoltura e fabbisogno giornaliero.

Ma non solo: è sempre più palpabile la problematica degli incendi, così come il peggioramento netto della qualità di vita dei cittadini e di soggiorno dei turisti. Come riporta The Guardian, ecco l’esperimento che ha vissuto il suo incipit già nel 2020. Si tratta della creazione di pioggia artificiale indotta dalle nuvole e che possa contrastare la siccità e la calura.

Città del Messico – Copia
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Il difficile e complesso processo della creazione della pioggia artificiale e le polemiche introdotte

Il processo della creazione della pioggia artificiale è in realtà meno inusuale e complesso di quanto si possa pensare: si tratta di bagnare le nuvole con getti di ioduro d’argento o di ghiaccio secco tramite appositi aerei o cannoni da terra. Il primo ad adoperare questo sistema fu chimico e meteorologo statunitense che già nel lontano 1946 provò a cambiare il clima, creando una piovosa nube in Massachusetts.

Gli stessi esperimenti, negli ultimi decenni, sono stati poi condotti anche in Cina, Stati Uniti, Francia, Spagna e Italia. Nel nostro paese a fare da apripista fu la Pianura Padana negli anni Sessanta, senza raggiungere però risultati reali. Poi, un bis fu effettuato in Puglia, Sicilia, Sardegna e Basilicata nel noto Progetto Pioggia, poi abbandonato.

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L’afa e il caldo compromettono davvero il turismo in Messico? Il parere degli esperti

Il Messico è da sempre una meta di viaggio tra le più amate, sia per le sue città e i luoghi caratteristici che per le spiagge incontaminate come Playa del Carmen e tutto ciò che c’è da visitare e gli itinerari di viaggio più versatili.  Il problema dell’afa è sicuramente un deterrente per chi preferisce trascorrere le vacanze tra fresco e relax ma non compromette in maniera significativa gli immensi flussi di turismo verso il Latino-America.

Più seria la questione della siccità e degli incendi, così come il futuro dell’ambiente a rischio. Nonostante l’esperimento della pioggia artificiale sia un passo in avanti per cercare di ovviare in tempi rapidi al problema, per gli scienziati non si ha sicurezza che la pioggia sia causata dalle stesse. Nulla può competere con un fenomeno atmosferico naturale e la sua imprevedibilità, affidandosi così alla cura dell’ambiente per far sì che esso migliori progressivamente.