Un super vulcano è pronto ad esplodere nel Mar Mediterraneo? Ecco cosa sappiamo

Autore:
Sara Perazzo
  • Dott. Storia Medioevale

Che nel Mar Mediterraneo ci siano numerosi vulcani sottomarini non è una novità, ma quello che i ricercatori hanno scoperto di recente ha del sensazionale. Ecco cosa sappiamo. 

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(ph credit Pixabay)

Secondo recenti studi, nel Mare Mediterraneo c’è un vulcano che sarebbe pronto a entrare in attività con il conseguente rischio di esplodere. I ricercatori hanno già stabilito la data della sua ultima eruzione, avvenuta nella metà del Seicento con effetti distruttivi per le terre situate intorno a esso.

Ma non è tutto, perché ora innovative tecnologie sono in grado di rilevare l’attività e la crescita della sua camera magmatica. Sembra che il super vulcano sia dunque in procinto di eruttare.

Vulcano Kolumbo: dove si trova ed informazioni

Vulcano eruzione Santorini
(ph credit StockSnap, Pixabay)

Il vulcano sottomarino in questione fu scoperto nel 1649 quando una serie di eruzioni causarono la morte di 70 persone nell’isola più vicino. Stiamo parlando di Kolumbo, il più grande di un complesso di venti vulcani sottomarini situati nel Mare Egeo, a circa 8 km a nord-est di Santorini, l’isola greca più meridionale dell’arcipelago delle Cicladi, gettonatissima meta di un turismo internazionale. Il vulcano Kolumbo attualmente ha un diametro di circa 3 km, un cratere di circa 1,5 km, il cui orlo si trova a soli 10 metri sotto livello del mare.

Secondo recenti studi, la camera magmatica del vulcano sottomarino di Santorini è in costante crescita. Ciò significa che l’isola potrebbe subire un terremoto e un’eruzione piuttosto importante e distruttiva nell’arco dei prossimi 150 anni. La ricerca, pubblicata nell’ottobre del 2022 sulle principali riviste scientifiche del settore, rende noto come la camera magmatica sia stata rilevata solo ora in quanto i sismometri sottomarini sono di difficile posizionamento. Ma come si è giunti a questa conclusione?

Vulcano di Santorini è pericoloso? Le nuove tecnologie sono in grado di dirlo

Finora i dati a disposizione dei ricercatori erano scarsi ma grazie a nuove tecnologie e geniali intuizioni è ora possibile monitorare da vicino il vulcano di Santorini.

Il metodo a inversione completa della forma d’onda è una nuova metodologia applicata alla studio di Kolumbo che utilizza le onde sismiche prodotte artificialmente per dar vita a un’immagine ad alta risoluzione che mostra il grado di rigidità della roccia sotterranea. Come una sorta di ecografia medica per avere un’immagine della struttura sotterranea del vulcano dell’isola della Grecia.

I dati ottenuti permettono di stimare dove si sta formando il magma. Nel caso del vulcano di Santorini è stata individuata la presenza di una camera magmatica che sta aumentando a un ritmo di 4 milioni di metri cubi all’anno dalla sua ultima attività, per un totale di 1.4 chilometri cubi di magma.

Vulcano di Santorini: quando potrebbe eruttare?

La ricerca condotta da Kajetan Chrapkiewicz, geofisico dell’Imperial College di Londra, ha stimato che il magma potrebbe arrivare a raggiungere i 2 chilometri cubi entro i prossimi 150 anni. La stessa quantità che probabilmente fece esplodere il vulcano alla metà del Seicento, quando venne scoperto.

Chrapkiewicz ha affermato che i dati a disposizione non possono dare un risposta esaustiva circa quando avverrà la prossima eruzione. Tuttavia, ora con il continuo monitoraggio si potranno ottenere dati più abbondanti e precisi, tanto da poter venire a conoscenza dell’eruzione pochi giorni prima dell’esplosione.