Truffa dei pacchetti viaggio falsi: in arresto un tour operator

Autore:
Valentina Bumbaca
  • Laurea in Editoria e Scrittura
Tempo di lettura: 5 minuti

Una delle cose più brutte che possa capitare in vacanza è sicuramente essere vittime di una truffa che mandi all’aria le vostre ferie. È proprio quello che è successo a migliaia di turisti che si erano affidati ad un tour operator di Gallarate, in provincia di Varese; prenotazioni inesistenti, cambi di alloggio in strutture fatiscenti e rimborsi mai pervenuti. L’incubo di ogni turista.

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Truffa
Photo by Mohamed_hassan – Pixabay

È di pochi giorni fa la notizia di una truffa di un tour operator sventata dalla Guardia di Finanza di Gallarate.

L’agenzia in questione, la Esse Vacation, avrebbe venduto moltissimi pacchetti viaggio inesistenti.

L’allarme è scattato a causa della segnalazione dei molti turisti che non sarebbero riusciti ad usufruire dei pacchetti acquistati in precedenza dal tour operator, né a contattare la struttura per ottenere un rimborso.

Un giro d’affari che, da una parte ha danneggiato le vacanze di migliaia di turisti, e che dall’altra ha portato all’ordinanza di custodia cautelare dell’amministratore del tour operator.

Ecco cosa è successo

Euro
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Sono oltre 1.350 i turisti che hanno sporto denuncia e che hanno fatto partire le indagini verso un tour operator di Gallarate, l’agenzia Esse Vacation; grazie alle operazioni di indagini della Guardia di Finanza locale è venuta alla luce una truffa milionaria ai danni di poveri vacanzieri.

Le irregolarità di acquisto e di utilizzo denunciate riguardavano soprattutto l’indisponibilità delle strutture “prenotate” che sopraggiungeva, secondo uno schema ricorrente, a pochissime ore dalla partenza, e il conseguente ridirezionamento verso accomodations di categorie inferiori o fatiscenti. Nei casi più gravi si è arrivato addirittura all’annullamento dell’intero viaggio, sempre nella tempistica sopra descritta, senza la possibilità di contattare l’agenzia e quindi di ottenere un rimborso.

L’accusa, perciò, è quella di bancarotta fraudolenta secondo la quale è stato arrestato e sottoposto a custodia cautelare per possibilità di reiterazione del reato l’amministratore del tour operator, perché l’agenzia era già stata sottoposta a fallimento.

Dalle indagini è emerso che sarebbero stati sottratti più di un milione e 300 mila euro, con un’evasione fiscale di circa 300 mila euro.

Ad oggi solo una piccola parte di clienti è stata rimborsata, per un importo pari a oltre 650 mila euro.

Come riconoscere le truffe online

Le truffe ai danni dei turisti non sono certo cosa recente. Ciascuno di noi conosce almeno una persona che ha avuto problemi con una vacanza già prenotata.

Con alcuni piccoli accorgimenti, però, si possono evitare situazioni fastidiose che potrebbero mandare all’aria i giorni di ferie.

  • Innanzitutto è da sottolineare l’utilissima partnership tra Airbnb e Polizia postale, collaborazione che mira ad aumentare il già alto livello di sicurezza del famoso sito di affitto di case vacanze.
  • Se state prenotando su un sito che non è tra quelli più conosciuti, e quindi attendibili, controllate bene il feedback delle recensioni, provenienza del sito, eventuali dati verificabili come partita iva, e la data della sua apertura.
  • Cercate di prenotare sempre con chi ha molte recensioni verificate e/o è premiato e certificato proprio dalla piattaforma, come ad esempio Booking.com con i suoi Traveller Review Awards.
  • Non effettuate mai pagamenti al di fuori delle piattaforme su cui state prenotando. Spesso una possibile truffa può essere sventata proprio in questo modo; su piattaforme tipo Booking.com o Airbnb, i sistemi di pagamento sono controllati e il saldo trattenuto fino alla conferma del check-in. Se avete dubbi sulle procedure del sito, leggete sempre la policy di quest’ultimo, come ad esempio la pagina dedicata di Airbnb.
  • Attenzione a prezzi troppo bassi in periodi di alta stagione e al versamento di eventuali caparre perché potrebbero essere indici di truffa.
  • Chattate sempre con l’host. A volte l’unico modo per capire se tutto è in regola è effettuare una bella chiacchierata con il proprietario dell’immobile, se è un privato, o con l’ufficio clienti se si tratta di alloggi come hotel. Generalmente se si tratta di uno scam i campanelli d’allarme si accendono dopo un paio di scambi di battute. E diffidate anche di chi dice di parlare a nome del proprietario.
  • Occhio ai siti clone, cioè quei siti che clonano in tutto e per tutto siti famosi certificati, ma che sono facilmente smascherabili grazie a refusi presenti nel loro indirizzo URL.

Truffa dei pacchetti viaggio falsi: immagini e foto