L’Islanda contro l’overtourism: tutte le misure per il 2025

Autore:
Erika Fameli
  • SEO Copywriter
  • Travel Blogger
Tempo di lettura: 5 minuti

L’Islanda contro l’overtourism schiera tasse più alte e comportamenti responsabili. Nell’anno dell’aurora boreale, l’Islanda si prepara ad ospitare circa 2,4 milioni di turisti, ma vuole farlo senza soccombere al turismo di massa, per preservare i suoi territori, la vita dei cittadini e gli splendidi paesaggi che la caratterizzano.

Guarda il video


Islanda
Photo by elenawe – Pixabay

Quando a un viaggiatore si chiede quali siano i viaggi che vuole fare almeno una volta nella vita, uno include sempre l’Islanda, per andare alla ricerca dell’aurora boreale. Questo fenomeno naturale, attira infatti ogni anno milioni di viaggiatori, e l’Islanda è uno dei territori dove si può vedere meglio. Inoltre, il 2025 è stato definito da molti esperti come l’anno in cui sarà più facile avvistarla. Tutto questo, il fascino senza eguali della natura al suo stato più selvaggio e una buona pubblicità, hanno reso l’Islanda una delle mete più gettonate dell’anno.

Stando ai dati della World Tourism Organization infatti, saranno circa 2,4 milioni i viaggiatori che quest’anno si recheranno in Islanda. Considerando che l’isola ha dimensioni tutto sommato ridotte (circa 100.000 kmq) e che gli abitanti sono gli stessi della città di Bologna (circa 380.000), un turismo di quel livello potrebbe portare non pochi disagi.

Per questo il governo islandese è già al lavoro per varare misure anti overtourism, che da un lato preservino l’isola e dall’altro garantiscano la miglior esperienza possibile sia ai viaggiatori che ai residenti.

L’Islanda contro l’overtourism

Islanda
Photo by nicos_fotowelt – Pixabay

Contro il turismo di massa, seguendo quanto riportato dal primo ministro islandese Bjarni Benediktsson ai microfoni della Cnbc, un’emittente statunitense, sono diverse le misure che verranno adottate in questo 2025:

  • aumento delle tasse sul turismo;
  • programmi per lo sviluppo di misure sostenibili;
  • preservazione della cultura e delle tradizioni locali.

La tassa sul turismo è tornata in vigore lo scorso anno, dopo essere stata sospesa nel 2020 a causa della pandemia da Covid-19. Il governo islandese ha intenzione di aumentarla nei periodi di alta stagione, in modo da aumentare anche le entrate, con le quali poi poter finanziare progetti sostenibili e creare infrastrutture tali da garantire una gestione consapevole dei flussi turistici. Una macchina quindi, che pare alimentarsi da sola, e che ha come obiettivi principali mantenere inalterata l’autenticità dell’isola, e garantire ai visitatori la migliore esperienza possibile.

Quello che si deve proteggere è un ecosistema già fragile in partenza, minacciato dal cambiamento climatico. Allo stesso tempo però, c’è da considerare che il turismo rappresenta una fetta importante del PIL islandese, coprendo circa l’8,5% del totale dell’economia (dati 2023).

Flussi in aumento costante

beach, ice, sea, shore, iceland, ice, nature, iceland, iceland, iceland, iceland, iceland
Photo by susnpics – Pixabay

L’affluenza in Islanda, infatti, non ha mai raggiunto picchi così elevati come oggi. Il boom turistico ha avuto inizio nell’ultimo decennio, poichè prima ad avventurarsi sui suoi freddi territori erano solamente i viaggiatori più impavidi. Secondo i dati della World Tourism Organization, tra il 2011 e il 2019 l’Islanda è stato il Paese che ha visto il numero dei turisti salire di più, con un incremento pari al 344%. Le stime prevedono di arrivare a 2,4 milioni di turisti nell’arco del 2025, e a 2,5 milioni nel 2026.

Per non rischiare di rovinare l’ecosistema e l’autenticità del luogo, quindi, delle misure volte ad arginare il turismo di massa e le sue nefaste conseguenze sono assolutamente necessarie. L’Islanda è uno dei Paesi migliori per avvistare l’aurora boreale, ma bisogna prendersene cura, oppure tutto sparirà. Questa è una situazione, se ci si pensa, non troppo dissimile da quella che anche il Giappone sta vivendo attualmente. Anche qui infatti, le misure drastiche non mancano, dal muro del Monte Fuji alla chiusura del quartiere delle geishe di Kyoto.

L’Islanda contro l’overtourism: foto e immagini