Skipass in aumento: 86 euro al giorno per una giornata sugli sci
Con l’arrivo della stagione invernale e del periodo natalizio, le piste da sci vengono prese d’assalto da migliaia di turisti, peccato però che sciare stia diventando un lusso per via dei costi dello skipass che sono sempre più cari.
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La stagione invernale 2025/2026 è sempre più vicina e con lei arriva anche il momento della settimana bianca soprattutto durante il periodo delle festività, portando migliaia di turisti a prendere d’assalto le località di montagna.
Peccato che quest’anno l’accesso alle piste sarà considerato un vero e proprio lusso in quanto il prezzo dello skipass ha raggiunto delle vette vertiginose arrivando a costare fino a 86 euro al giorno.
Skipass: prezzi in aumento del 40%

Nell’inverno 2025/2026 i prezzi dello skipass subiranno un ulteriore rincaro arrivando a superare del 40% i prezzi del 2021. Se a Livigno si arriva spendere fino a 72 euro al giorno, sulle Dolomiti lo skipass può arrivare a toccare gli 86 euro.
Non migliora la situazione in Valle D’Aosta, sebbene qui i costi siano leggermente più accessibili si parte da un minino di 52 euro fino ad arrivare ai 72 euro a seconda della località scelta. Spostandoci al centro Italia, a Roccaraso il biglietto giornaliero ha raggiunto i 60 euro, mentre gli abbonamenti stagionali sono arrivati a toccare i 755 euro.
L’aumento dei prezzi non tocca soltanto la singola giornata, ma anche gli abbonamenti stagionali molto usati da coloro che passano le giornate invernali sulle piste andando dai 925 euro per Livigno fino ad arrivare ai 1.788 euro per la formula “Valle d’Aosta + Zermatt”.
Secondo quanto riporta il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso, questo elevato aumento dei prezzi per accedere alle piste da sci non ha alcuna giustificazione in quanto ad oggi non solo le tariffe energetiche sono tornate a dei livelli normali, ma anche l’inflazione è attualmente sotto controllo.
Con questi costi si corre il rischio che la “settimana bianca” diventi riservata soltanto a pochissime persone. Infatti per lo stesso motivo, già nel 2024 sono stati circa un milione gli italiani che hanno escluso la montagna per le proprie vacanze invernali e quest’anno questo numero potrebbe ulteriormente aumentare.
Prezzi in aumento anche per i soggiorni

La stagione invernale 2025/2026 si preannuncia essere ancora più cara rispetto agli scorsi anni, e purtroppo l’aumento dei prezzi non ha toccato soltanto le piste da sci ma anche ristoranti e alberghi. Infatti da un’analisi dei dati Istat durante il corso degli ultimi 4 anni le tariffe sono aumentate del 36% in Trentino Alto Adige, del 32,8% in Veneto e del 26% in Valle d’Aosta.
Per coloro che desidereranno trascorrere una vacanza con tutta la famiglia oppure un fine settimana presso una delle tantissime baite, i prezzi possono toccare delle cifre vertiginose: per la scuola di sci, vitto, alloggio e skipass per due persone si può arrivare a spendere oltre i 2.000 euro.
A darne conferma è stato l’Osservatorio Italiano del Turismo Mondano. Infatti secondo alcune stime il costo medio di un soggiorno avrà un aumento del 5,8% rispetto al 2024 e toccherà tutti i settori.
In attesa dell’avvio delle Olimpiadi di Milano – Cortina 2026, il nostro Paese si ritroverà a fare i conti con gli aumenti rendendo lo sci, uno sport riservato a poche persone.