Visitare Mesagne: cosa vedere nella cittadina salentina con il centro storico a forma di cuore

Autore:
Sara Perazzo
  • Laurea in Storia Medioevale
Tempo di lettura: 7 minuti

Esponente di spicco del barocco pugliese, Mesagne stupisce per le ricche decorazioni e le attrazioni che compaiono nelle sue 22 contrade. In questa guida, andremo insieme alla scoperta di cosa fare e cosa fare a Mesagne, popoloso comune nel cuore del Salento.

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Mesagne: guida turistica

Situato lungo la via Appia Antica, Mesagne è un comune nel Salento settentrionale che si trova a circa 120 km dal capoluogo regionale. Fra le cittadine della provincia di Brindisi si distingue per l’esuberanza del barocco pugliese che compare in ogni angolo del suo centro, su edifici privati e religiosi. E difatti è bellissimo il centro storico con palazzi nobiliari, case bianche e strade tortuose e strette.

Terra della civiltà messapica, Mesagne è una continua scoperta. Questa cittadina del Salento è molto vivace anche dal punto di vista culturale grazie agli eventi, le mostre, le visite guidate ai suoi tesori archeologici e barocchi che attirano visitatori da ogni dove.

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Mesagne: la storia

Dal VI al III secolo a.C. Mesagne fu un importante centro messapico, situato strategicamente sulla strada che conduceva al porto di Brindisi. Della civiltà messapica restano importanti testimonianze come le sepolture venute alla luce nel centro abitato e nei dintorni. Nel Medioevo, i Longobardi resero il borgo una villa rustica mentre sotto i Normanni, Mesagne entrò a far parte del Principato di Taranto.

Il Cinque e il Seicento furono i secoli d’oro di Mesagne grazie a ricchi feudatari, ai nobili e agli ordini monastico militari che, con le loro attività, resero prospero il borgo. Il paese infatti iniziò ad ampliarsi e a dotarsi di nuove strutture come il teatro, l’ospedale, strade più moderne e palazzi riccamente decorati.

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Mesagne luoghi di interesse ed attrazioni

Mesagne rappresenta oggi una vivace cittadina sviluppata dal punto di vista culturale e turistico poiché ha saputo conservare il suo patrimonio artistico e renderlo uno dei capisaldi dell’offerta turistica. Sono vive e sentite dalla popolazione tradizioni legate al folklore e alla religione come avviene durante la festa patronale del Carmine quando il centro storico risplende delle colorate luminarie.

Dopo queste brevi notizie, ora scopriamo insieme nel dettaglio cosa fare e cosa vedere a Mesagne, le attrazioni e i luoghi d’interesse da non perdere assolutamente.

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Centro storico – Mesagne

Il centro storico di Mesagne ha una singolare forma a cuore e, a differenza del resto del territorio comunale, sorge su una lieve collinetta. Racchiuso da una cinta muraria quattrocentesca, il centro storico di Mesagne è un concentrato di stile barocco nella variante pugliese. Le chiese sono tantissime e all’interno delle mura sono state trovate necropoli messapiche.

Nel centro è situato anche il Museo archeologico Ugo Granafei, ospitato all’interno del castello. Espone reperti archeologici come tombe, anfore, pitture, gioielli e altre testimonianze riferibili al popolo messapico e un importante mosaico romano proveniente dalle terme della masseria Malvindi.

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Chiese – Mesagne

La Chiesa Madre è l’edificio di culto principale di Mesagne ed è il massimo esempio dello stile barocco nel centro storico. Edificata sui resti di una precedente chiesa bizantina del X secolo, ha subito numerosi rimaneggiamenti che, però, non hanno toccato la facciata seicentesca. Nella cripta sono visibili le strutture della chiesa originaria. La chiesa di Sant’Anna fu edificata tra il 1683 e il 1699 e reca decorazioni e stucchi dei maggiori esponenti del Barocco leccese.

Il Santuario della Vergine SS. Del Monte Carmelo risale al IX secolo e sorge sopra una preesistente cripta paleocristiana, situata al di sotto della navata. Sotto la pavimentazione conserva le fondazioni e resti di decorazione pittorica di una villa romana. La chiesa di Santa Maria in Betlehem fu edificata nel 1526 quando Mesagne fu colpita da una grave pestilenza. Originariamente era una cappella contenente all’interno un affresco di Santa Maria in Betlehem, venerato per far cessare l’epidemia.

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Palazzi storici – Mesagne

Il Palazzo del Cavaliere si trova in piazza Orsini del Balzo ed è caratterizzato da un notevole portale, incorniciato da lesene corinzie e appariscenti motivi floreali. Palazzo Guarini è situato in via Eugenio Santacesaria e fu edificato nel XVI secolo. Negli anni ’90 nei suoi sotterranei venne scoperto un grande frantoio con vasca per la spremitura delle olive, la notevole pietra molare, il torchio e canalette di decantazione nel pavimento.

Il palazzo Monte di Pietà nacque originariamente come ospedale per i poveri alla metà del XVI secolo. Nel 1591 vi fu istallato il Monte dei Poveri o di Pietà. Nel 1868 il palazzo divenne Municipio fino al 1936. Sulla facciata, infatti, vi è ancora lo stemma del Comune e l’iscrizione “Hospitium pauper(um)” (ospedale dei poveri). Sempre sulla sua facciata vi è una croce di ferro sporgente e secondo la tradizione locale essa serviva per appendervi le teste dei giustiziati per decapitazione a mo’ di monito.

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Castello Orsini del Balzo – Mesagne

Il castello di Mesagne è molto antico e il suo nucleo originario risale all’epoca bizantina, anche se la costruzione di un Castrum Medianum è attestata solo nel 1062 quando avvenne l’invasione dei Normanni. A volerne la costruzione fu Roberto D’Altavilla. Nel Quattrocento il castello fu completamente restaurato da Giovanni Antonio Orsini del Balzo.

La nucleo più antico è il torrione normanno, uno dei simboli di Mesagne. Esso presenta ancora le feritoie da dove sparavano i soldati. Nel Cinquecento il torrione, come il resto del castello, divenne residenza signorile e furono aggiunte finestre dal gusto barocco. Durante l’epoca barocca il castello fu pesantemente rimaneggiato perdendo il suo aspetto originario e diventando una splendida residenza signorile fortificata.

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Cinta muraria ed Antiche porte – Mesagne

La cinta muraria risale in gran parte al Quattrocento e originariamente inglobava anche 22 torri difensive, delle quali oggi ne è rimasta solo una. Nella cinta si apriva la Porta Grande, poi ricostruita nel 1784. Essa sorge al posto di un’altra antica porta, Porta Napoli, facente parte del tratto delle mura trecentesche. Porta Grande permette l’accesso a piazza Vittorio Emanuele II con un notevole colpo d’occhio scenografico.

Porta Nuova fu aperta nel 1603 quando si rese necessario avere un nuovo accesso alla città. Essa venne aperta in un punto dove si trovava una grande cloaca, da cui la notte del 20 aprile 1529 truppe francesi, veneziane e pontificie che assediavano la città riuscirono a penetrare all’interno. Porta Nuova è costituita da un arco a tutto sesto, stemmi ed epigrafe alla sommità.

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Escursioni a Mesagne: Bosco di Santa Teresa e Bosco dei Lucci

A poca distanza dal centro storico di Mesagne è situata la Riserva naturale orientata Boschi di Santa Teresa e dei Lucci, costituita da due boschi dichiarati Siti di Importanza Comunitaria. La loro importanza consiste nel fatto che vi si trovano 25 ettari ricoperti da querce di sughero, una specie molto rara nella costa adriatica.

Perfetta per semplici escursioni alla portata di tutti, nella Riserva, oltre alla macchia mediterranea, vi si trovano lecci, esemplari di quercia vallonea e alcune specie uniche in tutto il Salento come l’erica arborea, la rara erica pugliese e il corbezzolo. All’interno della Riserva a volte è possibile avvistare gruppi di daini.

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Mesagne immagini e foto

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