“Tourism Leakage”: ecco cos’è il lato oscuro dei viaggi
Esiste un cosiddetto “Tourism Leakage”. Cos’è? Di cosa si tratta? Rappresenta il lato oscuro di un viaggio, quello più nascosto, che il più volte non viene riconosciuto da quei turisti che magari risultano essere meno responsabili e poco attenti. Scopriamo insieme quest’altra faccia del turismo.

“Tourism Leakage”: cosa sapere
In molti sostengono che il 2023 sia l’anno della ripresa del turismo dopo tre anni dall’avvento della pandemia, che sembra essere ormai stata superata in maniera del tutto definitiva. Per cui sono in tanti a voler sfruttare quella che si preannuncia come un’annata d’oro. Ma a volte il turismo non viene affrontato in maniera responsabile, trasformandosi in Tourism Leakage. Cos’è in sostanza questa forma di turismo?
Per spiegarlo bisogna partire dall’organizzazione di un viaggio. C’è chi si affida ad agenzie specializzate, soprattutto quando si tratta di viaggi in destinazioni lontane che si trovano dall’altra parte del mondo. Quindi, per stare più tranquilli, si cerca di affidarsi ad esperti del settore. Ma ci sono anche coloro che preferiscono il viaggio fai da te, con prenotazioni di aerei, hotel e ristoranti stando comodamente seduti davanti a un computer, un tablet o un cellulare. Ed è proprio in questo momento che si verifica il fenomeno del Tourism Leakage.
In pratica, questo lato oscuro del turismo sta ad indicare che il denaro speso per un viaggio, difficilmente giunge alle persone di un determinato posto nel quale si è prenotato. L’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite ha potuto constatare che circa l’80% dei soldi investiti per un pacchetto-turistico all-inclusive è destinato all’estero e, di conseguenza, solo una piccola parte va a rimpinguare le casse dell’economia locale. Un fenomeno, questo, che si verifica soprattutto per quelle mete più gettonate, che possono essere gli USA, i Paesi asiatici quali la Thailandia, il Giappone o il Sud America che già soffrono delle gravissime conseguenze dell’overtourism.

Consigli per un turismo più responsabile
Come fare quindi per evitare questo tourism leakage? Il consiglio è quello di essere maggiormente responsabili, evitando di prenotare per le grandi compagnie alberghiere, quelle delle “catene” per intenderci, o nei ristoranti più conosciuti. Se si prediligono prenotazioni come queste i nostri soldi finiscono all’estero e non nel Paese di destinazione.
Un altro consiglio è quello di scegliere località meno affollate come ad esempio uno dei Borghi Bandiera Arancione più belli della Sardegna, scegliendo strutture ricettive più ridimensionate, magari a conduzione familiare. Stesso comportamento bisognerebbe adottarlo per la scelta dei ristoranti, prediligendo piccole trattorie del posto, magari dove spendere poco mangiando bene. Se possibile, evitare di prendere l’aereo e spostarsi in treno e partecipare, eventualmente, a qualche progetto eco-sostenibile a tutela dell’ambiente e del luogo che si visita.