Halloween made in Naples, posti horror da non perdere!

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Scenari e luoghi da fare venire i brividi, per una Napoli da Halloween!

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Credits by Domenico Papaccio

Il lato oscuro aleggia anche sul paese d’ ‘o sole, Napoli. Nei suoi meandri, il tema nero si nasconde e convive con il folklore.

E per i viaggiatori si celano luoghi che fanno invidia all’ horror, un iter con tappe esclusive!

Il cimitero delle 366 fosse

Prima di addentrarsi nel centro storico, tappa iniziatica di questo percorso è il Cimitero di Santa Maria del Popolo, noto come il Cimitero delle 366 fosse.

Un sito dall’ aspetto così macabro da colpire persino l’immago del Fucini nella stesura della Veglia dei Neri.

All’ ingresso, il bianco degli stucchi e del marmo, subito ci mostra il memento mori con le tibie che formano un arco.

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Credits by Domenico Papaccio

Commissionato da Re Nasone all’ ingegnere Fuga nel 700′, scopo cardine era la salubrità dell’ aria ed alleggerire le terre sante. Ordinato secondo i giorni dell’ anno, il defunto veniva depositato a seconda del giorno della scomparsa.

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Ogni giorno a seconda del calendario, viene aperta la botola cui sono stipati i resti dei defunti.

All’ interno del sito, i visitatori troveranno ancora l’attrezzo meccanico per adagiare o riprendere le salme dalle nicchie interrate.

Santa Maria del Purgatorio ad Arco

Avvisandoci nel centro, andate su via dei Tribunali. Sulla strada della pizza, potrete imbattervi in un posto il cui perimetro è scandito dai teschi con tibie che scrutando in silenzio, pare salutano i passanti e i visitatori di Napoli.

Stiamo parlando della seicentesca chiesa di Santa Maria del Purgatorio ad Arco.  Nata durante la Guerra dei Trent’anni, aveva come scopo ribadire il culto delle anime purganti, o meglio delle partenopee aneme pezzentelle.

A costellare l’edificio sono tantissimi stilemi ed elementi che richiamano la morte e la redenzione. Sull’altare maggiore trova spazio l’immagine del purgatorio tinteggiata dall’ estero di Massimo Stazione.

Sorpresa del sito è nei fondali. Sotto la chiesa troviamo una mera riproduzione tra macabri resti e terre sante illuminate da candele un “purgatorio“, messa in scena ideata per dare l’impressione ai fedeli di cosa li aspettasse nell’ aldilà.

Museo delle Torture a Santa Luciella

Museo delle Torture
Credits by Domenico Papaccio

Proseguendo nel centro, sulla parallela del decumano di San Biagio ai Librai, i visitatori troveranno un iter nel noir del passato con il Museo delle torture. Un giro tra pratiche e modalità del metodo inquisitorio. Gli spettatori potranno osservare cimeli come la Vergine di Norimberga e riproduzione di pratiche legate all’ Inquisizione.

E per soddisfare ancor più la vostra voglia di macabro, fate un salto alla chiesetta di fronte, dove troverete il Teschio con le orecchie.

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Le mummie del Pellegrini

Tra le viscere della napoletanità più verace, i nostri troveranno l’ospedale dei Pellegrini, meta cardine della città nel passato. Questo sito stipa nel complesso della sua arciconfraternita, ripartita in due chiese come la SS. Trinità e la Mater Domini abbondano per la loro maestosità resa dai grandi pennelli del seicentismo come Andrea Vaccaro, Spagnoletto, Luca Giordano.

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Ciononostante all’interno di questi siti, i viaggiatori incontrano il lato cupo della religiosità barocca e controriformista.

Nei suoi sotterranei un percorso i ossa, teschi e tibie finemente adagiate formando pareti . Queste sono state soggette a processo di mummificazione. Interi scheletri affastellati da vesta monacali sono visibili in nicchie murate da lapidi o tele.

Info utili

I siti sono accessibili con specifici orari e giorni. Pertanto è consigliato visionare il sito dell’ ente.

In particolare alcuni luoghi prevedono un ticket d’ingresso come il museo delle Torture e la chiesa di Santa Maria del purgatorio ad Arco.

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