La grande Napoli tra le mura, castelli e dintorni

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Napoli, la città partenopea, è protetta da vette e torri che disegnano la sua cartolina. Ogni angolo della città racconta una pezzo di storia, incastonata tra le montagne e il mare, in uno scenario che lascia tutti senza fiato.

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Napoli incastellata

La vista di Napoli è uno dei biglietti da visita che mostra al visitatore.

Discendendo nella sua topografia, lo spettatore nota che il piperno e il tufo giallo, mostrano torri e archi fino ad identificare i castelli che circondano il suo perimetro.

Maschio Angioino, Castelnuovo

Emblema di Napoli, il Maschio Angioino è il castello che identifica lo splendore della Napoli medievale.

L’ architettura gotica “maschia”, è corretta dal catalano , come con l’arco bianco quattrocentesco che segna l’avvento aragonese sul trono.

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All’ingresso, la volta del portone mostra i resti dell’ affresco di Plaza de España, segno del passaggio spagnolo. Il largo cortile ci immette subito nel fondaco medievale, tra la Cappella Palatina e la Sala dei Baroni su cui ancora visibili sono le maestranze alla corte angioina.

Castel dell’Ovo, mito e storia

Un castello per difendere Partenope dalle avversità? Eccolo. Questo antico sito si trova su quell’ area del borgo marinari, in cui i turisti possono respirare l’odore genuino dei “Luciani”, si trova sull’isolotto di Megaride, dove insieme ai Cumani è approdato anche il mito.

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Leggenda narra che siano sbarcate la Sirena Partenope prima, e poi, nel tardo impero Santa Patrizia, la patrona di Napoli. Questa imponente fortezza in tufo, in parte scavata della roccia, subito si mostra al viaggiatore, circondata dal mare. Quello che osserva è il risultato del volere della regina Giovanna I.

Si narra che per imprigionare ogni malocchio, abbia immesso nelle sue profondità un uovo lavorato dal Mago Virgilio. Questo uovo avrebbe assorbito e salvaguardato Napoli da ogni cataclisma e catastrofe naturale.

Castel Sant’Elmo, il Belforte

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Passando per Spaccanapoli, il turista non mancherà di scrutare tra le vette della collina di San Martino, accanto al candore della Certosa di Tino di Camaino, le sei punte che distribuiscono l’area del castel Sant’Elmo.

La residenza, ubicata ai piedi della cartolina di San Martino, conserva il carattere militare e di prigione. Lo spettatore, camminando tra gli spazi, sarà colto subito dalla duplicità del castello, che, mentre conserva e tiene tutte le forme medievali e cinquecentesche, abbraccia l’ammodernamento logistico dato dai Borboni.

Castel Capuano, nella Napoli che fu’

Castel Capuano marca l’avvento della Napoli Normanno-Sveva. Qui hanno trovato ristoro e riposo l’imperatore Federico II e i sovrani angiono-aragonesi. Solo con l’avvento di Don Pedro passò ad essere luogo deputato alla giustizia, senza smarrire quel fasto architettonico e artistico.

All’ingresso, sopra la testa del visitatore si ergono le ali distese dello stemma di Carlo V, mentre passando attraverso il Salone della Corte verrà rapito dalle prospettive illusionistiche e dai colori dei cicli biblici nella Cappella Sommaria.

Info utili

I castelli napoletani sono visitabili (ticket 6€) e limitrofi.

Maschio Angioino, piazza Municipio, raggiungibile dalla stazione linea 1 Metro Municipio. Ticket 6€.

Castel dell’ Ovo è visibile solo dall’ esterno. Chiuso per lavori di ristrutturazione.

Castel Sant’ Elmo sita in piazza San Martino, raggiungibile con la funicolare o la linea 1, fermata medaglie d’oro.

Castel Capuano sita in piazza De Nicola, raggiungibile da piazza Garibaldi o da via Tribunali.

Napoli tra le mura, castelli e dintorni: foto e immagini