La leggenda di fata Morgana unisce le coste calabresi a quelle sicule
La leggenda della fata Morgana è una delle più belle affascinanti di tutta la penisola, soprattutto della Regione Calabria. La fata Morgana Morgana è un fenomeno ottico molto simile a un miraggio, che si può osservare lungo le coste calabresi quando sia il mare che l’aria sono completamente immobili.

Le coste calabresi si uniscono a quelle sicure grazie al miraggio offerto dalla leggenda di fata Morgana. Le due coste sembrano avvicinarsi talmente tanto da dare l’impressione di poter essere toccate con mano. La storia ricca di fascino ha due versioni.
La leggenda della fata Morgana legata al più bel chilometro d’Italia

L’Italia è una penisola ricca di luoghi incantevoli e affascinanti. Tra questi ci sono le coste sicule e quelle calabresi che D’Annunzio stesso ha definito il più bel chilometro d’Italia. La regione vanta infatti tantissimi lidi considerati tra i più belli e ambiti, dove il mare cristallino riesce ad accogliere i visitatori in spiagge incontaminate.
Oltre alla bellezza del territorio, la Calabria vanta tante storie e miti, come la leggenda di fata Morgana. Questa non è altro che un effetto ottico molto simile a un miraggio che si può osservare quando sia il mare che l’aria sono completamente immobili. È proprio in questo momento che avviene la magia poiché la costa sicula sembra così vicina da poter essere toccata con mano.
Chiunque sia riuscito a vedere il miraggio ne è rimasto completamente ammaliato, senza conoscere la storia che vanta due interpretazioni.
Il sortilegio che incantò Ruggero I d’Altavilla
La prima versione della leggenda di fata Morgana racconta del sortilegio che incantò Ruggero I d’Altavilla. Il re normanno voleva conquistare la Sicilia, così venne in suo aiuto proprio la fattucchiera che con un colpo di bacchetta magica fece apparire molto vicina la costa.
Ruggero I d’Altavilla, però, non aveva la minima intenzione di prendere l’isola con l’inganno per questo rifiutò l’aiuto della fata impiegando poi trent’anni per riuscire a conquistare le coste sicule.
Secondo questa versione fu proprio la fattucchiera con un sortilegio ad avvicinare le due coste. In realtà quando il mare è calmo e l’aria è ferma, le piccole goccioline di acque evaporata fungono da lente di ingrandimento e riescono a far vedere alla perfezione le strade sicule.
In particolare si distinguono molto bene le case, le automobili e addirittura le persone che camminano per le vie di Messina.
L’incanto che convinse il Re barbaro
La seconda versione racconta che nel periodo delle invasioni barbariche molti conquistatori giunsero nella città di Reggio Calabria per poi arrivare in Sicilia. Il re barbaro si trovò però davanti uno stretto sull’acqua, che sembrava troppo difficile da superare.
Il Re però aveva tutta l’intenzione di raggiungere le coste siciliane soprattutto dopo aver visto L’Etna. I barbari non avevano con loro nessun tipo di imbarcazione e arrivò in loro aiuto una donna che offrì agli invasori l’isola con un incantesimo. Fata Morgana fece vedere ai barbari una costa molto vicina, tanto da convincere il Re a tuffarsi in acqua per raggiungerla a nuoto.
Durante la traversata però l’incanto si ruppe e il barbaro affogò.
Anche lui fu quindi incantato dal fenomeno che si ripete ancora oggi lungo le acque della riva di Reggio Calabria nelle limpide giornate d’estate.