L’incredibile fascino del Tempio del Valadier nelle Marche

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Lo splendido Tempio del Valadier nelle Marche è un vero capolavoro d’arte che lascerà a bocca aperta per il colpo d’occhio che regala incastonato nella natura più rigogliosa, a due passi dal borgo di Genga ad Ancona.

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Ph credits Accurimbono, Wikimedia Commons

Vi sono dei luoghi in Italia che lasciano senza fiato coloro che hanno la fortuna di conoscerli e di poterli visitare, incastonati perfettamente nel paesaggio circostante. Tra questi figura l’incredibile Tempio del Valadier nelle Marche, inserito di diritto nei luoghi più surreali del Bel Paese.

La sua ubicazione è davvero speciale: a due passi dal borgo di Genga in provincia di Ancona, è arroccato nel Parco Gola della Rossa e di Frasassi, aggiungendo grande fascino per la sua pianta ottagonale e la sua funzione religiosa in un luogo che regala pace e meditazione. Ma non è solo la sua architettura che lo rende davvero unico, assolutamente da visitare: scopriamone insieme tutti i segreti e i punti di forza.

L’incredibile fascino del Tempio del Valadier nelle Marche

Il Tempo del Valadier è un santuario in pianta ottagonale che si trova arroccato sulla parete rocciosa del Parco Naturale, all’interno di una cavità che la protegge da occhi indiscreti e agenti atmosferici, donandole ancora più magia con il contrasto di colori scuri della natura e chiari del tipico marmo bianco di Carrara. Questo materiale è stato scelto dal noto architetto Giuseppe Valadier che lo ha realizzato su richiesta di Papa Leone XII preferendo lo stile neoclassico e unendovi il colpo d’occhio della grande cupola in piombo. Un luogo di culto impervio per giungervi, così particolare all’esterno e ugualmente magica e imponente anche negli interni, con tanto da scoprire.

Le particolarità dell’eremo di Genga

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Ph credits Kimahri88, Wikimedia Commons

Il colpo d’occhio tra il Santuario e la parete rocciosa che ha regalato la natura del Parco Nazionale è così particolare da far sì che le due strutture si possano sfiorare, per una tridimensionalità spettacolare. Completamente incastonata al suo interno, permette ai visitatori di avere una visione d’insieme a 360 gradi sia dall’esterno che dall’interno della grotta, riproponendo la sfida uomo-natura e fede. Nonostante ciò che può sembrare, la strada per raggiungere il Santuario non è impossibile da percorrere: si parte dalle note Grotte di Frasassi percorrendo una strada leggermente in salita per 800 metri, accessibile anche alla bicicletta e per i più piccoli. Il luogo è di grande spiritualità e permette altresì di allungarsi verso il vicino borgo di Genga, altro gioiello delle Marche.

L’interno del Santuario e le sue scoperte

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Ph credits Beta16, Wikimedia Commons

Ma le bellezze del particolare Santuario non sono finite assolutamente qui: anche entrando all’interno le scoperte si avvicendano, esplodendo con la famosissima statua della Vergine con Bambino in marmo bianco di Carrara di Antonio Canova, spostata in alcuni momenti in esposizione al Museo di Genga “Arte Storia Territorio”. Una piccola curiosità riguarda la sua costruzione fino all’inaugurazione nel 1808: durante i lunghi lavori sono emerse monete della preistoria, ossa umane e forni per la cottura rudimentale del pane, confermando che le grotte fossero riparo degli uomini dell’età del fuoco ma altresì anche luoghi di culto e religiosi. Insomma, un luogo assolutamente da visitare in particolar modo durante un tour tra le bellezze delle Marche.

L’incredibile fascino del Tempio del Valadier nelle Marche: immagini e foto