Tasmania Melbourn vacanze consigli utili guida

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Tasmania Melbourn vacanze consigli utili e informazioni

La Tasmania è uno stato dell’Australia i cui principali centri urbani sono la capitale Hobart e le città di Glenorchy e Clarence.

Partiamo da Venezia per proseguire il nostro viaggio lungo le seguenti tappe: Venezia-Vienna-Kuala Lumpur-Melbourne.

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Arrivati a Melbourne troviamo davvero un bel sole ed una temperatura estiva che ci allevia il nostro spirito dal lungo viaggio.

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Melbourne, la vistiamo molto frettolosamente perché il giorno dopo già ci trasferiamo a Flinders, un’ora di macchina a est, lungo un paesaggio collinoso pieno di vigneti e veniamo anche sorpresi dalla vista di un gruppo di una quindicina di wallabys, i cugini piccoli dei canguri come welcome nella loro terra.

In questo magnifico posto trascorriamo 3 giorni della nostra vacanza.

Le spiagge sono incontaminate con scogli affioranti con forme geometriche livellate dal mare e dal vento degne del più esperto degli scultori, aironi cinerini che si fanno cullare dalle onde, ormai calme, del mare al tramonto.

Un paesaggio così naturale e immenso che solo in posti così estesi si può ancora trovare.

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Un suggerimento che mi sento di darvi per un buon aperitivo é prendere l’ Oyster Shooters alias Bloody Mary in un bicchierino piccolo con nascosta un’ostrica, da bere tutto d’un fiato.

Visitare la Tasmania itinerario, suggerimenti e dritte

Dopo i nostri 3 giorni eccoci partire alla volta della Tasmania.

Un aereo della Quantas ci porta a Hobart, capitale della Tasmania é un emozione grandissima siamo al 40° parallelo sud che, al nord, corrisponde più o meno a dove c’é Roma, pensare quanti paesi ci sono sopra Roma e il nulla che c’é sotto la Tasmania, solo l’Antartica al 60° parallelo.

Ecco il motivo del freschetto serale e del continuo fastidioso vento.

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A Hobart, come a Melbourne siamo ospiti di amici del posto che ci deliziano delle prelibatezze del loro paese portandoci ad una specie di fiera “The Taste of Tasmania” una specie di sagra che offre di tipico grandi degustazioni di frutti di bosco e vini.

Ad Hobart si respira un’aria marina che ti lascia sulla pelle il sapore della salsedine, si possono scorgere le sue barche a vela nel porticciolo, paesaggio incantevole.

Andate a fare una capatina al Salamanca Place è pieno di negozietti una vera trappola per i turisti: qui si trova la famosa lana della Tasmania.

Inoltre veniamo conquistati da oggetti di ogni tipo di legno.

Il giorno dopo si parte alla volta di Strahan ad ovest della Tasmania.

Percorriamo una strada che attraversa aree selvagge tra montagne e foreste, un verde senza paragoni con cascate copiose e alberi millenari.

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Durante il tragitto l’esigenza di un caffé ci fa fermare in un posticino “in the middle of nowhere” con un tipico caffé all’inglese, le torte della nonna e la squisita apple pie.

Riprendiamo la rotta con sosta al lago St.Clair dove vige un paesaggio spettacolare di montagna.

Troviamo la foresta con eucalipti che loro chiamano Gum Tree, al lato del lago è tutto organizzato con Information Centre.

Strahan è sita sulle sponde del Macquarie Harbor, paesino di pescatori, scorgiamo alcuni alberghetti tutti a dimensione umana,con poche stanze ma accoglienti e molti sono i posti per il campeggio degli australiani in villeggiatura amanti delle belle camminate.

Posto che esprime tanta ma tanta tranquillità.

Il giorno seguente eccoci pronti per affrontare una grandiosa passeggiata di 7 km tra colline, laguna interna e vegetazione alquanto arida con un lieve timore di incontrare una dei tanti animali pericolosi citati nel dettagliatissimo libro di Bill Bryson “Down Under”.

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Arriviamo ad Ocean Beach, una distesa di sabbia bianca lunga 10 km senza nessun intervento umano a rovinarne la bellezza indigena.

Il bianco della spiaggia é a volte interrotto, sul bagno asciuga da enormi alghe marine con foglie molto spesse con radici di diametro di 10 cm: sembrano delle piante giganti e non si capisce da dove e come si stacchino.

La temperatura del mare e le onde sono perfettamente adatte ai surfisti.

Dedichiamo il pomeriggio interamente ad un giro in barca, partiamo dal porticciolo di Strahan e ci allunghiamo fin sul il fiume Gordon in un canyon di ricchissima vegetazione; facciamo anche una sosta per scendere e passeggiare dentro la rain forest attorniati da felci giganti, eucalipti e alberi che qui non potrebbero mai esistere.

Sosta finale del pomeriggio: l’isola Sarah, un tempo bagno penale e “orgoglio”dei locali come pezzo di storia da raccontare.

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Poi si ritorna, anche se la serata non é finita: scorgiamo uno splendido spettacolo: l’arrivo di migliaia di uccelli shaerwaters, un pò più grandi dei nostri banali piccioni ma con una splendida storia da raccontare in questo periodo dell’anno, covano le uova dei loro piccoli a turno mentre l’altro durante il giorno va a procacciarsi il cibo.

La sera si ritrovano in una buca sulla duna della spiaggia, dove ci sono le uova dei loro piccoli; la zona é meticolosamente delimitata da reti e un ranger illumina l’arrivo di migliaia di questi uccelli e le loro buche…uno spettacolo magico.

Siamo andati a letto davvero entusiasti di quel che stavamo vivendo.

La mattina seguente lasciamo Strahan, non possiamo lasciare la Tasmania senza esserci prima avventurati sulle dune di Ocean Beach con una macchinetta 8×8 e un ragazzetto alla guida che si diverte inerpicandosi sulle dune più ripide per poi farci scendere in velocità tipo montagne russe naturali. In questo paesaggio a volte lunare a volte da oasi con pochi ciuffetti di verde e il mare in lontananza.

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Un’avventura per grandi e per piccini! Successivamente, sempre in macchina, abbiamo raggiunto il parco nazionale di Cradle Mountain, parte della regione della Tasmania dichiarata patrimonio dell’umanità.

Il parco racchiude fiumi, cascate, lagni e la più alta vetta della Tasmania, il Monte Ossa.

Decidiamo di non tornare indietro ma di alloggiare lì, in mezzo alla foresta, in un lodge poco distante dal lago.

Sul posto c’è la possibilità anche di fare gite in piccoli aerei che sorvolando il parco ma per il tempo, poco clemente, abbiamo preferito non arrischiarci.

Gli ultimi giorni ve li sintetizzo così: una delle cose più emozionanti di tutto il viaggio é stata sicuramente la visita del parco Mole Creek: finalmente conosciamo il famoso “Tasmanian Devil” dei cartoni animati che nulla ha in comune col fumetto.

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Poi ci sono gli splendidi Koala sempre addormentati sul loro ramo di eucalipto, essi si svegliano solo quando il guardiano del parco porta loro freschi rami di eucalipti, e ne possono mangiare anche un chilo al giorno (mamma e che ghiotti!!).

Altra cosa che abbiamo amato del viaggio è stato il nostro incontro ravvicinato con i canguri che scopriamo amano molto essere accarezzati specialmente sul didietro, quante foto e che emozione.

E che dire del wombat un misto tra orsacchiotto, cinghiale e cucciolo di cane, che dolcezza di animale! In definitiva trascorriamo gli ultimi giorni a est della Tasmania, nella Freycinet Peninsula, altro parco nazionale, altra splendida vegetazione unita, da questa parte, ad un mare caraibico con una sabbia ancora più fine delle precedenti.

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Osserviamo esterrefatti una splendida e incantevole Wineglass Bay, Bluestone bay, Honeymoon bay.

L’ambiente é selvaggio e le spiagge incantevoli come la Nine Miles Beach, una distesa si sabbia chiara su un mare trasparente che bagna la sottile lingua di terra che collega Freycinet alla terraferma. Le spiagge sembrano non finire mai, con dune di sabbia, baie profonde e penisole rocciose che si spingono per chilometri nell’oceano dall’acqua cristallina.

Arrivederci da questa terra fantastica.

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