A Corporeno, la sagra della porchetta per tre giorni di abbuffate e divertimento
Torna per le giornate dei 14-15-16 giugno la Sagra della porchetta di Corporeno! La frazione ferrarese di Corporeno (FE) apre ad una tre giorni di abbuffate all’insegna della ricetta tradizionale del “maiale allo spiedo” dell’entroterra di Ferrara.

A Corporeno di Cento, del porco non buttano nulla!
Evento imperdibile per i viaggiatori buongustai e per gli amanti del suino! Arriva dal 14 al 16 giugno 2024, la sagra giusta per voi.
Immancabile come la festa patronale San Luigi Gonzaga che ospita di solito l’evento, signori e signore, la Sagra della Porchetta a Corporeno di Cento. (FE).
Allestito all’interno dell’ampio spazio di Villa Borgatti, l’evento eno-gastronomico promette una tre giorni di goduria. La Sagra della Porchetta è un’esplorazione attraverso i sapori e le eccellenze culinarie dell’area ferrarese.
Un evento che mette in mostra la ricchezza dell’entroterra ferrarese, con la passione e il calore di una piccola comunità. E che cresce sempre di più.
L’esclusiva location di Villa Borghatti
Con oltre 300 posti a sedere, adibiti in una struttura al coperto, la Sagra della Porchetta di Corporeno rientra tra gli eventi più attesi e grandi della provincia di Ferrara e tra i must culinari dell’Emilia Romagna.
Dal 2001 la sagra ha conseguito quel riconoscimento ufficiale che già viveva nello spirito e nello stomaco dei tanti partecipanti annuali. Un successo riscosso sia da parte delle autorità locali che dei tanti professionisti del settore alimentare accorsi col tempo.
Va anche ricordato come la Sagra ha anche un cuore d’oro. Infatti, l’evento oltre a rimarcare e far conoscere il patrimonio culinario emiliano e ferrarese nascosto, contribuisce al sostenimento delle opere e degli spazi della comunità locale.
Porchetta per tradizione e vocazione
Una tradizione, quella del suino, che affonda le sue antiche radici nell’età romana e che ha trovato fortuna con le fiere medievali della corte estense.
Un lungo corso in cui la fedeltà ha sempre puntato verso due fattori. La scelta di carni suine, prodotto in allevamenti locali o emiliani. A questo va aggiunto lo zelo riguardo la tradizione culinaria. La ricetta della porchetta ha tenuto rispetto della sua storia, preparata con sale, pepe, noce moscata ed erbe contadine. Fattori che l’hanno resa un momento di delizia da provare nel passare le terre emiliane
Sul tavolo della sagra

Per i viaggiatori buongustai che sono a digiuno della tradizione culinaria emiliana, non c’è problema! L’evento predispone di tutto l’occorrente per istruire il palato. I buongustai potranno scegliere tra lasagne, tagliatelle e ravioli, rigorosamente all’uovo con ragù di maiale.
Lo stesso vale per gli amanti del suino che non potranno rinunciare ad assaggiare il porco in altre salse! I buongustai potranno assaggiare un tris che abbraccia tutte le consuete ricette ferraresi. Ma la comunità locale non è avida di suino come si crede.
Per coloro che non gradiscono il maiale tout court, potranno assaggiare delizie alternative, come medaglioni all’aceto balsamico oppure la scaloppina di tacchino, fino alla grigliata classica.
E immancabile il brio delle bollicine del rosso Lambrusco locale. Posato e secco per il gusto deciso, fruttato e dolce, per i gagliardi di spirito.
Gli stands aprono alle 19:30, l’ultimo ingresso è previsto per le 23:00. L’evento è garantito anche in caso di maltempo, in quanto disposto al chiuso.