Cile e Patagonia come non l’avete mai visto racconto di viaggio

Cile e Patagonia racconto di un viaggio da esploratori, senza lussi per vivere al meglio i diversi posti e paesaggi: come muoversi, cosa vedere.

Patagonia

L’organizzazione è stata assai complessa: siamo stati costretti ad avere un itinerario preciso prima della partenza.

Già perché, a vederlo lì, strettino strettino sull’atlante, il Cile non sembra tanto grande, ma invero le distanze sono enormi e la rete viaria è carente: abbiamo scelto quindi di utilizzare voli interni per ottimizzare i tempi. L’unica possibilità a prezzi ragionevoli è stata quella di ricorrere ai pacchetti di voli scontati; i voli vanno rigorosamente fissati ed acquistati prima della partenza dall’Italia.

isola di pasqua

INFORMAZIONI IMPORTANTI PER IL VIAGGIO IN CILE

Abbiamo prenotato il volo internazionale ( Roma /Madrid/Santiago) da internet, ma la prenotazione ben cinque mesi prima della partenza (non volevamo perdere per nessun motivo il Tapati festival sull’isola di Pasqua).

Lo stesso abbiamo fatto per acquistare tutti i voli interni; ogni tratta circa 100 $.

Veniamo ora alla NAVIMAG ( bel sito in rete) : è una nave traghetto che offre lungo il suo tragitto un servizio di crociera, con escursioni a terra ed animazione a bordo. Non pensate ad una crociera vera e propria …si tratta solo di una imitazione molto spartana, viaggerete in compagnia di mucche, pecore, cavalli ed il profumo sui ponti non è granché.

Il personale si sforza per rendere tutto piacevole e pulito (superficialmente), ma a fondo l’igiene è decisamente scarsa, anche la ristorazione lascia molto a desiderare: In rete si trovano giudizi alterni ma a mio avviso il rapporto qualità/prezzo è scarsino assai.

Ma – c’è un ma – ne valeva decisamente la pena!! Ogni sofferenza e spesa ci è stata premiata.

Non ci siamo imbarcati nella tratta più nota Puerto Montt / Puerto Natales , ma nella P.to Chacabuco / Laguna San Rafael / Puerto Montt e vi assicuro che la Laguna è stata la tappa più entusiasmante di tutto il viaggio. In quanto alla prenotazione ( indispensabile la nave è sempre piena di turisti cileni ) abbiamo scoperto che prenotare in rete è più economico che tramite agenzia e così abbiamo prima contattato per e-mail la Navimag, poi, accertata la disponibilità di posto, abbiamo prenotato tramite il sito facendoci poi mandare conferma del pagamento fatto con carta di credito: tutto O.K. nessun problema ) .

Ecco quindi che avevamo un altro tassello da incastrare nell’itinerario: perdere un aereo o un bus ci avrebbe fatto saltare tutto il programma ed è stata questa l’unica fatica di un viaggio che alla fine è risultato facile e rilassante.

CILE ITINERARIO DI VIAGGIO

Da Roma direttamente a Punta Arenas con scali a Madrid e a Santiago (buone coincidenze siamo arrivati per nulla stanchi, forse anche grazie al volo fatto di notte).

Punta, Arenas

TORRI DEL PAINE E PERITO MORENO

Abbiamo usato Punta Arenas come postazione per il “bagaglio pesante” essendo il punto di partenza sia per il giro dei parchi patagonici, sia per raggiungere la Terra del Fuoco.

Zaino leggero in spalle ci siamo spostati a Puerto Natales (2/3 ore di bus).

Da P.to Natales una giornata al Parco Nazionale delle Torri del Paine ( ahimè dopo un mese era tutto in fiamme avete letto? ) con una gita organizzata acquistata tra le mille similari offerte disponibili. La giornata è stata piacevolissima ed il parco è incantevole.

C’è la possibilità di fare trekking di tre o più giorni.

TORRI DEL PAINE LAGO GREY

Calafate

L’indomani partenza per il Calafate ( Patagonia Argentina ) con un bel percorso in bus di circa 6 ore , attraverso il nulla patagonico e con passaggio di frontiera a Cerro Castillo.

Dal Calafate, cittadina isolata ma allegra e vivace, con il bus regular, abbiamo raggiunto il ghiacciaio Perito Moreno, che merita senza meno per la sua imponenza , la ottima giornata ci ha consentito anche di fare il giro in battello.

Purtroppo dall’Italia non ero riuscita a trovare un volo economico che dal Calafate mi portasse direttamente ad Ushuaia, sarebbe stata un’ottima soluzione facendoci risparmiare una giornata e forse più: la compagnia economica ( 45 €) LADE vola solo due volte a settimana e già un mese prima non aveva più posti disponibili e la Areolineas Argentinas era troppo cara ( 180 € ) per cui ci siamo ripresi i nostri bus e siamo rientrati a Punta Arenas dove l’indomani avevamo il volo della LAN per Ushuaia.

TERRA DEL FUOCO

canale di Beagle

Arrivati in Terra del Fuoco e ci rendiamo subito conto che due giorni e mezzo non bastano per visitare la stupenda Ushuaia ed i suoi dintorni, infatti ci sono innumerevoli interessantissime escursioni : con fatica abbiamo organizzato un programma intensissimo correndo dal ghiacciaio al parco naturale, dal battello sul canale di Beagle ai laghi all’interno….per fortuna che la sera fa buio alle 23 e i negozi sono tutti aperti fino a notte !! ( buoni prezzi per materiale elettronico e fotografico ).

USHUAIA DAL GLACIAL  IL PORTO L’UFFICIO POSTALE

USHUAIA

Si affronta ora il memorabile tragitto di 12 ore di bus per rientrare a Punta Arenas: all’andata lo avevamo evitato con il volo ma, e volutamente, al ritorno non andava assolutamente perso: non puoi dire di essere stato in Patagonia se non tocchi con mano il nulla che c’è durante 12 ore di bus.

Invero il tempo è volata: questo non è stato un semplice “spostamento” ma una parte del viaggio vero e proprio . Le soste sono state poche, giusto alle frontiere e per il traghetto sul canale di Magellano . Abbiamo passato il canale a Baja Azul dove c’è un faro ed una casa e null’altro, con un cielo di tutti i colori e fari di luce tra le nuvole ed è stato davvero molto suggestivo .

Rieccoci a Punta Arenas dove recuperiamo il nostro “bagaglio pesante” e l’indomani all’alba si parte in volo per Balmaceda.

Chacabuco

Balmaceda è il nulla….dopo l’aeroporto nulla di nulla. Il movimento di passeggeri, quasi tutto nazionale, è indirizzato verso le montagne all’interno famose per la pesca sportiva e per il centro di sport invernali Coihaique ( che abbiamo intravisto dal taxi collettivo, ma che non era nel nostro itinerario perché molto turisticizzato). La nostra direzione era invece Puerto Chacabuco nei pressi di Puerto Aisèn dove avremmo raggiunto la nave proveniente da Puerto Montt per andare alla Laguna San Rafael.

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