Perù esperienza vacanze consigli e informazioni
Perù esperienza vacanze consigli utili, dritte e informazioni
Quest’anno io e la mia compagna abbiamo deciso di fare un viaggio in Perù.
Arrivati a Cusco in camion-bus, subito partiamo per raggiungere Oropesa, la capitale del pane.
Perù cosa vedere e luoghi da visitare
Quasi ogni casa, in questo villaggio, possiede un forno artigianale, per le strade si sente il profumo di legna e pane caldo che ci guida attraverso il primo patio che incontriamo.
Approfittiamo dell’occasione e percorriamo stradine sassose, divise al centro da un canaletto di scolo; facciamo attenzione a non calpestare il mais in grani steso al sole, allontaniamo con decisione la capra che cerca di addentare i miei pantaloni, passando a fianco di una famiglia di cuy (porcellini d’india) che ci osserva incuriosita e incrociamo lo sguardo di una signora indigena che ci guarda con occhi sgranati.
Il senso di ospitalità di questo popolo ha il sopravvento sulla loro diffidenza e siamo condotti all’interno di un successivo cortile, dove un piccolo forno partorisce pane profumato che mangiamo con allegria.
La visita si conclude con un abbraccio e riprendiamo il cammino.
L’asfalto lascia il posto a sassi e ghiaia, la strada si fa sempre più stretta, tortuosa, difficile e scende serpeggiando verso il Vilcanota, la dove il fiume, che assumerà più avanti il nome di Urubamba, da inizio alla Valle Sacra degli Incas.
Il camion riprende a salire, arrancando, fermandosi di tanto in tanto per compiere pericolose manovre all’incrociare altri mezzi che ci incipriano di polvere. Una sosta veloce per ammirare le chullpas (tombe preincaiche di forma cilindrica) di Ninamarca e si riprende il cammino sino a Paucartambo in festa.
Paucartambo significa “località in fiore”, da Paucar (fiorito) e Tambo (luogo, magazzino, punto di ristoro).
Dopo 25 chilometri oltre Paucartambo, lungo la strada che porta in Amazzonia e a 3739 metri di altitudine, si arriva a Tres Cruces.
Siam arrivati fin qui per ammirare un fenomeno o meglio miracolo della natura: si tratta di un fenomeno fisico di rifrazione o ricomposizione della luce solare che attraversa la fredda cappa atmosferica di questa regione intermedia fra Sierra e Selva .
Per vederlo è necessario arrivare prima dell’alba, imbottiti di abiti caldi.
Dopo questa incantevole sosta eccoci in viaggio verso il Parco Nazionale del Manu.
Questo parco, vero e proprio patrimonio culturale e naturale, si estende ad est della cordigliera orientale andina, fra i dipartimenti di Cusco e di
Madre de Dios.
Si tratta della riserva naturale più grande di tutto il Sudamerica e la nona nel mondo.
E’ un’area protetta, con la maggiore e varia biodiversità di tutta la terra.
Nel 1973, l’UNESCO la dichiarò Riserva di Biosfera, proprio per l’importanza che rappresenta per il futuro dell’umanità.
Il parco copre un’estensione di 1881806 ettari ed e’ diviso in tre zone che vanno dai 4000 metri di altitudine nella parte andina, ai 365 metri della selva bassa, con climi variabili dal secco e gelido delle Ande, all’umido del bosco avvolto dalle nubi, fino al caldo della piana amazzonica.
Finita la visita al parco, da Paucartambo, lungo la strada sterrata che risale il rio Mapocho, si giunge in circa 7 ore di fuoristrada al termine della via, nei pressi di una piccola borgata dove è possibile noleggiare muli e cavalli.
Di li, in due o tre giorni, è possibile raggiungere la Comunità dei Q’eros che sono ritenuti gli ultimi veri discendenti degli incas e che, da centinaia di anni, vivono in isolamento.
Entrando nel villaggio, siamo accolti dall’allegria di mille bande musicali che percorrono il ciottolato delle vie, accompagnando ballerini vestiti con i tipici abiti tradizionali.
La giornata è splendida e noi siamo talmente emozionati e felici di poter partecipare ad una festa ancora incontaminata dal turismo, che la vista dei minuscoli bagni privi di acqua e già intasati non ci impensierisce più di tanto.
In fretta, lasciamo l’accampamento e ci dirigiamo verso il santuario perchè la festa è già iniziata.
Sono 14 i gruppi folcloristici che rallegrano la festa con le proprie danze e ognuno di questi e’ finanziato da un padrino (carguyoc) che si fa carico di tutti i costi che non sono certo poca cosa.
Il padrino, oltre a pagare le spese per i costumi e gli accessori necessari al ballo, affitta una grande casa con patio dove, la sera, i ballerini si ritirano per continuare le danze con amici, invitati e chiunque altro desideri partecipare.
L’entrata è libera e anche un passante occasionale sarà ben accetto nella piccola comunità nella quale, senza spendere un soldo, potrà cenare e bere birra o bibite a volontà.
La festa della Virgen del Carmen ha un significato ideologico che riassume le rappresentazioni artistiche e gli aspetti socioculturali di due civiltà e di due religioni: l’incaica e la spagnola.
Durante le celebrazioni, lungo le vie e le piazze del villaggio, si susseguono le danze rappresentative di mondi differenti, non ancora del tutto integrati.
Arriva la sera e in mezzo alle vie di Paucartambo vengono accesi fuochi di paglia, rappresentazioni del purgatorio, che i nasoni calpestano di continuo, con i piedi protetti solo da leggeri sandali aperti.
I fuochi d’artificio concludono le celebrazioni di piazza e ogni gruppo folclorico si ritira nella propria sede a bere e ballare sino all’alba, ospitando chiunque desideri festeggiare.
Noi preferiamo tornare alle tende per essere freschi l’indomani e poter apprezzare in pieno le altre giornate di festa.
Perù quando andare e clima
Il periodo migliore per andare in Perù va da giugno ad agosto e coincide con la stagione secca, il periodo migliore per visitare il paese per chi intende fare escursioni.
Chi ama viaggiare si reca negli altipiani tutto l’anno, anche se durante i mesi più piovosi (da gennaio ad aprile) si rischia di fare trekking in mezzo al fango.
Quasi tutte le feste peruviane più importanti cadono nei mesi piovosi e le celebrazioni proseguono indisturbate nonostante la forte pioggia.
Riprendiamo la via che ci condurrà a Cusco, consci di avere assistito ad una festa ancora incontaminata dal turismo di massa e lieti di poter consigliare a tutti gli amici e turisti questa escursione davvero esaltante.
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