A Pasturali a Licata, antica tradizione natalizia da riscoprire
Sabato 28 dicembre 2024 a Pasturali a Licata (AG), evento patrocinato dal Comune di Licata permette di avvicinarsi ad un’antica tradizione natalizia licatese, che offre spunti davvero interessanti e unici a chiunque abbia voglio di scoprirla.
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Quella degli zampognari è una realtà diffusa in diverse parti d’Italia, ma spesso poco nota ai più. La zampogna è uno strumento fortemente legato al territorio e alla tradizione, di popoli che hanno ancora un forte legame con la terra.
Gli zampognari non solo possono allietare con musiche tipiche il periodo natalizio, per poi tornare ad una sorta di oblio, ma come ci insegna l’esperienza licatese, possono avere molto di più da dire, dando ad esempio vita a rappresentazioni davvero articolare, interessanti e a tratti uniche nel loro genere.
Il Gruppo Zampognari Licatesi V. Calamita con il patrocinio del Comune di Licata presenta “A Pasturali, antica tradizione natalizia licatese che si rappresenta“, originale evento in programma il 28 dicembre alle ore 20,00 in Piazza Progresso, secondo modalità per certi versi analoghe a quelle della “novena”.
Un presepe vivente molto diverso dal solito

Quello di Licata non è propriamente un presepe vivente, ma è un racconto della notte che vide la nascita di Gesù, dal punto di vista dei pastori e di altri umili personaggi, fortemente legati al territorio.
L’evento licatese ha poco a che fare ad esempio con il presepe vivente di Santo Stefano di Briga nel messinese, o con vari altri organizzati in tutte le parti della Sicilia.
Si tratta di un evento difficile da etichettare, un po’ spettacolo, un po’ rievocazione storica, un po’ occasione per mantenere vive memorie e tradizioni, come quelle di antichi canti e componimenti.
Ci sono personaggi ben codificati, ognuno con il suo ruolo, i suoi attributi, il suo carattere. La tradizione, come spesso capita è molto sentita dai Licatesi, ma può diventare interessante e decisamente tutta da scoprire, anche per chi viene da fuori e desidera immergersi, nei giorni delle feste, in atmosfere uniche, genuine, ispirate da un’autentica devozione popolare, tramandata e codificata nel corso del tempo.
I personaggi della Pasturali a Licata
La Pasturali è una rappresentazione oggi ben codificata, caratterizzata dalla presenza di sei diversi personaggi. Ci sono tre pastori (Bardassaru, Marsioni e Titu) che portano, nella tradizione locale, i nomi dialettali dei Re Magi. C’è un Curàtulu che si occupa della masseria e ci sono due suonatori.
Tutti i personaggi sono vestiti di pelle di capra e hanno il volto coperto da una lunga e folta barba. Hanno tutti un bastone, mentre il Curàtulu ha come attributo distintivo indossa anche un mantello.
I personaggi dialogano tra loro, alternando l’italiano al dialetto siciliano, con battute che in alcuni casi sono intraducibili.
I pastori ad un certo punto restano fortemente meravigliati da un’intensa luce proveniente da una capanna, ma giunti in prossimità della stessa si addormentano per l stanchezza del cammino.
Nel frattempo, arriva il Curàtulu per festeggiare la nascita del Messia e nel farlo, esultando, sveglia i pastori invitandoli poi a gioire con lui.
Anche i pastori, infine, riconoscono l’avvento del Messia, si inginocchiano verso un’immagine sacra e nel mentre il Curàtulu recita un componimento in dialetto siciliano che ripercorre le tappe della Natività, partendo dall’Annunciazione.
La Pasturali si conclude poi con l’offerta o meglio l’omaggio al Bambinello che avviene con canti, musiche e danze, che coinvolgono chiunque desideri parteciparvi.
Se vi trovate nella splendida Sicilia per trascorrere le vacanze natalizie è immancabile una visita ai presepi della tradizione di Mineo.