Visitando Benevento: l’altra Campania felix
Benevento mette d’accordo il lato rustico del borgo con l’eleganza delle sue architetture. Terra di immensa cultura, non dispiace per le bontà eno-gastronomiche e le bellezze paesaggistiche.
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Benevento, il salotto della Campania felix
I viaggiatori che vogliono ammirare le bellezze della Campania e provare qualcosa che disti dal canonico golfo da cartolina partenopeo, ci seguano.
In Campania, una delle mete che unisce il lato rustico e agreste, con paesaggi collinari e montuosi meravigliosi, ricche di tradizioni, leggende e storia da vedere e da mangiare è Benevento.
Oasi della tranquillità
Nell’area del Sannio, i viaggiatori troveranno una valida alternativa turistica al caotico clima di Napoli o ai riscoperti lidi della provincia casertana.
Benevento offre quella tranquillità che spinse prima i latini a farne una meta per l’otium e la villeggiatura e poi i longobardi a costruirne una rocca d’insediamento.
Arrivando nella città beneventano, la quiete disseminata tra vicoli e finestre addobbate dal verde floreale, vi riporta ad un tempo altro, senza il logorio della digitalizzazione e dell’iper-connettività.
Il corso principale vi guiderà dalla ricostruita cattedrale fatta di inserti marmorei e innalzata alla Vergine fino al complesso di icone e rilievi dell’Arco di Traiano.

Benevento, cultura, storia e turismo
In questo itinerario, i viaggiatori potranno ammirare alcuni siti la cui magnificenza e la particolarità è data dal sincretismo delle varie influenze orbitanti nel territorio sannita.
Emblematico in tal caso è il complesso della chiesa di S. Sofia, che da tempio pagano mutato in chiesa longobarda e ariana è divenuta in seguito luogo di culto cattolico senza perdere nelle sue forme e nei suoi colori le epoche che hanno attraversato.
Un fattore che i viaggiatori avranno ancor più chiaro passando ad osservare il colonnato che forma il chiostro e i giardini della chiesa di S. Sofia e le adiacenti sale del museo sez-longodarda e medievale dei Musei del Sannio.

Le remote radici beneventane, ci portano anche in fasi ancor più remote, con percorsi archeologici che dall’età longobarda e medievale, vanno fino a quella romana. Come i reperti conservati del tempio d’Iside d’età domizianea presso il Museo Arcos, in cui mostrano l’influsso dell’egittologia su Roma e la passione per i ludi e gli spettacoli come è evidente dagli scavi del teatro romano risalente al I-II sec. d. C.
Bontà del Sannio
Benevento è ottima anche per la incetta di bontà e delizie eno-gastronomiche che preserva e diffonde per lo stivale e non solo. Le principali eccellenze del territorio beneventano sono due: il cinghiale e i vitigni.
L’antica tradizione del cinghiale lo ha reso ancor prima della janara l’emblema della città.
La ricetta del cinghiale e abbinamenti sulla tavola non ha smesso di stupire. A questa tradizione si lega quella della bacca d’uva del tinto aglianico e della bronzea falanghina.

Tra le preziose specialità che non mancherete di assaggiare vi è il liquore Strega. Un nettare allo zafferano che i passanti nel Sannio devono provare, rigorosamente correggendo il caffè oppure assoluto con una pastarella.
Come arrivare
Benevento è ottimamente collegata con linee ferroviarie della sua stazione centrale con la rete regionale e nazionale. Presso i terminals della stazione centrale di Napoli vi sono numerose linee bus con destinazione Benevento.