Aeroporti più pericolosi al mondo: ecco dove è difficile atterrare
Nonostante anche il mondo dell’aeronautica stia facendo dei grandissimi passi in avanti, ci sono degli aeroporti nel mondo che mettono a dura prova anche i piloti più esperti.
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Nel corso degli ultimi anni il mondo della tecnologia e della formazione dei piloti nel campo dell’aeronautica sta facendo dei grandissimi passi in avanti, ma nonostante questo ci sono alcuni aeroporti che mettono in grande difficoltà anche i piloti di grande esperienza.
Aeroporti più pericolosi del mondo: ecco dove si trovano

L’aeroporto di Lukla in Nepal è considerato uno degli aeroporti più pericolosi al mondo. Realizzato nel 1964 per facilitare l’accesso al Monte Everest, si trova a 2.860 metri di altitudine e la sua pista misura non solo 527 metri di lunghezza ma si trova a ridosso di un precipizio.
L’aeroporto di Lukla non è l’unico degli aeroporti più pericolosi al mondo ma ce ne sono moltissimi altri. Ad esempio il Barra International Airport in Scozia è conosciuto in tutto il mondo per la sua pista di sabbia utilizzabile solamente nei periodi di bassa marea, mentre il Toncontin International Airport in Honduras è noto per la sua pista estremamente corta vicinissima alle montagne.
Ovviamente non è finita qui: il Kansai International Airport in Giappone è stato costruito su un’isola artificiale il cui problema principale è il continuo sprofondamento. L’aeroporto di Courchevel nel cuore della Francia, essendo collocato tra le Alpi, richiede ai piloti delle qualifiche speciali a causa della sua pista breve e molto inclinata.
Tra gli altri aeroporti particolarmente pericolosi – oltre a quelli sopra citati – troviamo:
Agattib – India
L’aeroporto di Agatti – in India – è un aeroporto regionale situato all’estremità meridionale dell’Isola di Agatti e rappresenta l’unica pista di atterraggio di tutto l’arcipelago. Esso è caratterizzato da una pista molto piccola in quanto ha una larghezza di soli 30 metri e una lunghezza di 12000 metri.
Kai Tak – Hong Kong
L’aeroporto di Kai Tak di Hong Kong è noto a livello internazionale per le difficoltose procedure di avvicinamento alla pista. Esso è considerato uno degli aeroporti più pericolosi del mondo in quanto i piloti oltre alle montagne, devono prestare la massima attenzione a schivare anche gli edifici circostanti.
Pista di ghiaccio – Antartide
La Pista di ghiaccio in Antartide è una pista di atterraggio in cui le condizioni metereologiche mettono molto spesso i piloti a dura prova. Ad esempio nel periodo invernale in cui ci sono 24 ore di buio, essendo la pista priva di luci, i piloti vengono appositamente addestrati per atterrare alla cieca.

Gisborne – Nuova Zelanda
L’aeroporto di Gisborne in Nuova Zelanda è considerato uno degli aeroporti più pericolosi in quanto in mezzo alla pista c’è una linea ferroviaria. Essa ha una lunghezza complessiva di 1310 metri e gli atterraggi vengono sincronizzati in base all’orario dei treni.
Narsarsuaq Airport – Greenland
Altrettanto pericolosi sono gli aeroporti in Groenlandia poiché gli atterraggi sono molto difficili a causa del ghiaccio: l’aeroporto di Narsarsuaq è probabilmente una delle piste più difficili al mondo dove atterrare proprio perchè ricoperta di ghiaccio lunga solo 1800 metri.
Skiathos – Grecia
L’aeroporto di Skiathos in Grecia è dotato di una pista la cui lunghezza complessiva misura solo 1628 metri quindi consente l’atterraggio agli aerei di piccole dimensioni. Quando l’aereo si avvicina alla pista, sorvola una strada pubblica quindi tutti i passanti hanno l’opportunità di ammirarli da vicino. In questo caso prima di atterrare tutti i piloti vengono sottoposti ad un durissimo addestramento.
Aeroporto Juancho E. Yrausquin – Saba Island
L’aeroporto Juancho E. Yrausquin si trova a circa 45 chilometri a sud di St. Maarten, sull’isola caraibica olandese di Saba. La pista in totale è lunga 400 metri ed è la pista aeroportuale commerciale più corta del mondo. Sebbene possa sembra una pista di atterraggio sicura, in realtà, l’aeroporto Juancho E. Yrausquinè considerato uno dei più pericolosi.