Dietrofront sui liquidi in aereo: si torna ai 100 ml

Autore:
Erika Fameli
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Tempo di lettura: 4 minuti

Il dietrofront sui liquidi in aereo annunciato dall’Unione Europea fa gelare il sangue agli aeroporti che avevano già da tempo eliminato il limite dei 100 ml, ma purtroppo c’è poco da fare: da settembre il limite sarà reintrodotto e si tornerà alle vecchie abitudini. Ecco cosa cambierà con l’arrivo dell’autunno.

liquidi in aereo (ph credit facebook Radio 105)
liquidi in aereo (ph credit facebook Radio 105)

La notizia di qualche mese fa che annunciava ai passeggeri in partenza da Milano Malpensa, Linate e Roma Fiumicino che avrebbero potuto finalmente abbandonare le restrizioni riguardanti i liquidi in aereo aveva fatto esultare di gioia i viaggiatori. Ora però, è già il momento di fare dietrofront e tornare alle vecchie abitudini e, soprattutto, agli odiatissimi 100 ml! A dirlo è l’Unione Europea, che annuncia che da settembre il limite sarà reintrodotto in tutti gli aeroporti, anche quelli dove era ormai già stato superato.

La decisione arriva dopo un’attenta analisi degli scanner TC, che a quanto pare, non sono stati sufficientemente bravi nello svolgere il loro lavoro. Per evitare problemi di sicurezza quindi, l’Europa ha deciso che è meglio tornare sui propri passi ed eliminare le ultime libertà concesse ai viaggiatori. Una decisione, questa, che non è piaciuta né ai passeggeri, né agli aeroporti stessi, che a causa di questo dietrofront andranno incontro ad ingenti perdite di denaro.

Dietrofront sui liquidi in aereo

valigia-liquidi-aeroporto
Ph credits wavebreakmedia_micro, Freepik

Nei mesi scorsi c’era stato un gran parlare sulla possibilità di abbandonare definitivamente il limite dei 100 ml per quanto riguarda i liquidi da poter portare in aereo, e l’entusiasmo da parte dei viaggiatori era alle stelle. In Italia gli aeroporti che avevano introdotto gli scanner TC sono 3, e nello specifico:

  • Milano Malpensa;
  • Milano Linate;
  • Roma Fiumicino.

Qui il test è stato portato avanti con successo, ma evidentemente la prova non è andata bene secondo gli standard UE. Infatti, stando ai documenti ufficiali dell’Unione Europa, si dovrà fare dietrofront a partire da settembre.

“Le informazioni ricevute dalla Commissione e convalidate dagli Stati e dai laboratori hanno evidenziato la necessità di riesaminare le configurazioni esistenti”.

Queste le parole che smorzano la gioia e l’entusiasmo di chi aveva già iniziato a viaggiare senza doversi più preoccupare dei liquidi e dei gel nel proprio bagaglio. Il limite dei 100 ml era stato introdotto dopo l’attentato delle Torri Gemelle, e da allora non è mai stato modificato. Sembrava proprio un sogno quindi, pensare di poterlo abbandonare per sempre.

Una decisione per niente popolare

Controllo bagaglio a mano
Photo by Shutterstock – Riopatuca

La delusione non arriva però solamente dai viaggiatori, ma anche e soprattutto da parte dell’Aci Europe. Olivier Jankovec, direttore generale, afferma in un’intervista al Corriere della Sera che:

“La sicurezza non è negoziabile e rispetteremo la nuova restrizione. Ma quelli che sono stati i primi ad adottare la nuova tecnologia saranno penalizzati sia operativamente che finanziariamente. Questa decisione mette in discussione la fiducia che l’industria ripone nell’attuale sistema di certificazione dell’UE”.

Si parla quindi di perdite sia in termini economici, perchè i soldi spesi per le installazioni degli scanner non torneranno indietro e non potranno essere ammortizzati, che operativi, perchè si tornerà alla vecchia prassi, senza la benchè minima evoluzione.

Stando alla decisione dell’Unione Europea quindi, il miraggio del 2026, anno in cui tutti gli aeroporti avrebbero dovuto avere gli scanner TC per permettere di imbarcare liquidi in misura superiore ai 100 ml, sembra svanito per sempre. Tornano, di conseguenza, i problemi di spazio in valigia e il dilemma su quali cibi e bevande portare in aereo.

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