Nizza Stop alle navi con più di 900 passeggeri a bordo
Altri ostacoli alle navi da crociera, anche Nizza, in Francia, impone uno stop alle navi con più di 900 passeggeri a bordo. Ecco come ha fatto.
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Il problema dell’overturism sta diventando sempre più pressante in Italia, in Europa e un po’ in tutto il mondo. In particolare alcune città stanno prendendo alcune contromisure per ovviare ai disturbi che un turismo eccesivo può arrecare alle città, all’ecosistema e alla vita dei residenti.
L’ultima in ordine cronologico è Nizza, città che sorge sulle sponde della cosiddetta Costa Azzurra, località rinomata in Francia che attira ogni anno milioni di turisti da tutto il mondo. In particolare Nizza ha deciso di porre un freno alle navi da crociera, più nel dettaglio quelle con una capienza che supera le 900 unità. Come ha fatto?
Non potendo ostacolare l’attracco di una nave in porto, il sindaco Estrosi (di nome e di fatto) ha imposto che i passeggeri di queste imbarcazioni non potranno più sbarcare in città. La scelta si è resa necessaria per tutelare di più le coste cittadine e in generale per scoraggiare l’attracco di queste navi. Dall’altra parte però c’è anche l’idea di privilegiare il turismo più raffinato e costoso, ecco come.
Stop alle Crociere: Nizza punta sul turismo di lusso

Lo stop alle navi da crociera così grandi, oltre ad essere una politica volta a tutelare il benessere dell’ecosistema locale, è anche una scelta mirata per favorire il turismo di lusso.
Il concetto è infatti molto semplice. Le navi da crociera, data la loro grandezza, possono portare molti più passeggeri, abbassando di moltissimo il costo del biglietto per le cabine. Questo in generale significa che i passeggeri avranno, in media, meno risorse finanziare rispetto a quelli di navi con capacità ridotta.
Le navi più piccole, infatti, trasportano in genere persone più benestanti e che saranno anche più propensi a spendere una volta giunti a terra a Nizza. Ecco dunque come la scelta di limitare le navi da crociera, diventa una mossa per privilegiare un turismo di lusso utile per l’economia locale.
Esultano gli ambientalisti e critiche dei croceristi
Chiaramente la comunità di Nizza ha reagito a questa notizia in maniera contrastante.
Da una parte non si è fatto attendere troppo il plauso di tutte le associazioni di ambientalisti che, de sempre, vedono nelle navi da crociera uno dei simboli dell’inquinamento d’origine antropica. Queste imbarcazioni, date le dimensioni e il numero di passeggeri ospitati, rappresentano delle vere e proprie piccole città, con conseguenze spesso molto gravi sull’ambiente in cui transitano.
Dall’altra parte è arrivata invece la critica dell’Associazione Internazionale delle Compagnie di Crociera. Gli esponenti di questa organizzazione hanno infatti evidenziato come l’industria crocieristica abbia fatto progressi sui temi che riguardano la sostenibilità e l’impatto ambientale, rendendo misure come quella di Nizza quasi anacronistiche.
Inoltre sottolineano come lo stop sia una misura stigmatizzante, che cerca nelle navi da crociera un semplice capro espiatorio ai problemi cittadini.
Per sapere quali saranno gli effetti sull’economia locale e sull’ambiente di questa nuova misura bisognerà attendere sicuramente qualche anno.
I turisti imbarcati nelle crociere stanno lentamente vedendo sparire molti approdi. Nizza non è la prima a porre un freno a questo tipo di imbarcazioni. Altro esempio emblematico è quello di Santorini, piccola isola della Grecia, che ogni anno accoglie milioni di turisti da tutto il mondo, in un territorio che ospita poche migliaia di abitanti effettivi.