L’ape del Pantheon: cosa si nasconde dietro questo simbolo?

Autore:
Raffaele Di Ciano
  • Laurea in Belle Arti
Tempo di lettura: 5 minuti

L’ape del Pantheon è un dettaglio che conoscono solamente i romani, e che spesso i turisti in visita a Roma non guardano minimamente, nonostante si trovi nella facciata principale del tempio. Ecco cosa simboleggia questo insetto, perchè si trova lì e cosa racconta di uno degli edifici più visitati della Città Eterna.

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Pantheon, Roma
Photo by juju2314 – Pixabay

Visitare Roma vuol dire fare un salto nel passato, scoprire vecchie glorie ed entrare nella storia più antica del nostro continente. La Città Eterna è in grado di far fare un vero e proprio viaggio nel tempo, e di celare segreti in ogni dove. Ad un occhio attento infatti, la città svela piccoli dettagli apparentemente insignificanti, che hanno però un grande simbolismo alle spalle e rappresentano storie, racconti, leggende e tradizioni antichissime. Non si può certo conoscere tutta Roma in un viaggio solo, e persino in una vita intera è difficile sapere tutto di questa città.

Alcune chicche però, permettono di scoprire lati nascosti e segreti della città, che solo i romani sanno. Ne è un esempio l’ape del Pantheon, che la maggior parte dei turisti ignora completamente, nonostante si trovi sulla facciata principale dell’edificio. Questo piccolo insetto ha un valore simbolico molto importante, e racconta la storia stessa del Pantheon: ecco dove si trova e perchè si trova lì.

L’ape del Pantheon

Pantheon, Roma
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Quando si visita Roma, una delle tappe imperdibili da inserire nel proprio itinerario è senza ombra di dubbio il Pantheon. Questo edificio si trova nel rione Pigna, in pieno centro storico e a due passi da Largo Argentina, Via del Corso e tanti altri luoghi iconici della Capitale. Fu costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future e la sua fondazione risale al 27 a.C. Fu Marco Vipsanio Agrippa a volerlo: il genero di Augusto lo dedicò alla dea Cibele, e a tutti gli altri dei. Oltre questo, però, c’è un dettaglio che in pochissimi conoscono: un’ape sulla facciata principale.

Guardando in alto a sinistra sulla facciata esterna, sulla colonna più esterna, si trova un’ape scolpita. Questo piccolo insetto simboleggia la potente famiglia Barberini, di cui faceva parte Papa Urbano VIII, che nel Seicento finanziò il restauro del Pantheon. Per farsi ricordare, e per sottolineare la sua importanza, il Pontefice fece incidere il proprio stemma sull’edificio.

Originariamente il simbolo della famiglia era un tafano, un insetto decisamente meno elegante dell’ape, motivo per cui questa lo sostituì e divenne l’emblema familiare, e si ritrova oggi in tutti i monumenti legati ai Barberini.

Un’incisione da maestro

Pantheon, Roma
Photo by djedj – Pixabay

Si dice che i Barberini usassero prelevare materiali da diversi monumenti antichi per realizzare costruzioni più moderne, e questo valse alla famiglia il motto:

“Quello che non hanno fatto i barbari, lo hanno fatto i Barberini”.

Per realizzare il restauro del Pantheon però, e anche l’ape che li rappresenta, i Barberini si servirono di uno degli scultori più bravi, celebri e famosi mai esistiti. A realizzare l’ape, infatti, fu nientemeno che Gian Lorenzo Bernini, che a Roma fu l’autore di molti altri capolavori, tra cui si ricordano:

  • la Fontana del Moro e la Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona;
  • la Fontana del Tritone a Piazza Barberini;
  • il Baldacchino nella Basilica di San Pietro;
  • l’Estasi di Santa Teresa nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria;
  • il Ratto di Proserpina e Apollo e Dafne alla Galleria Borghese;
  • la Basilica di Santa Maria Maggiore;
  • la Scala Regia in Vaticano.

Non è esagerato dire che grazie a lui la Città Eterna cambiò volto e si arricchì di opere barocche grandiose, che rientrano tra le più belle del mondo.

L’ape del Pantheon: foto e immagini