L’ora solare si avvicina: conviene davvero? I pro e contro

Autore:
Raffaele Di Ciano
  • Laurea in Belle Arti
Tempo di lettura: 4 minuti

L’ora solare si avvicina, e con lei l’accorciarsi delle giornate. Spostando indietro le lancette dell’orologio si avrà più luce la mattina, ma meno nel pomeriggio. Nonostante sia un’abitudine consolidata, la sua applicazione fa discutere: ecco tutti i pro e i contro di questa convenzione.

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Photo by kampfmonchichi – Pixabay

L’autunno porta con sé il foliage, il clima più mite e le temperature più piacevoli, ma anche l’ora solare. Come ogni anno, anche quest’anno nell’ultima domenica di ottobre si sposteranno indietro le lancette dell’orologio di un’ora, guadagnando un’ora di luce al mattino per sacrificarla nel pomeriggio.

L’ora X da segnare sul calendario è le 03.00 di domenica 26 ottobre, quando, magra consolazione, si potrà dormire un’ora in più. Il cambio dell’ora nasce dall’esigenza di sfruttare al massimo la luce naturale, aggiungendo un’ora di sole alla giornata lavorativa.

Nonostante si tratti di una convenzione ormai consolidata, il cambio dell’ora suscita ancora parecchie controversie e sono in molti a chiedersi se sia davvero necessario e, soprattutto, positivo per la salute. Ecco tutti i suoi pro e i suoi contro, per cercare di capire un pò meglio come funziona il cambio dell’ora e quali benefici apporta alla vita di tutti i giorni.

L’ora solare si avvicina

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Alle 03.00 di domenica 26 ottobre le lancette di tutti gli orologi si sposteranno indietro di un’ora, guadagnando un’ora di sonno. L’idea del cambio dell’ora nasce tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, ma la sua introduzione ufficiale ha seguito diversi step:

  • nel 1916 viene adottata nel Regno Unito;
  • si usa in Italia durante la Prima Guerra Mondiale;
  • nel 1918 anche gli Stati Uniti seguono l’esempio;
  • è stata introdotta in via ufficiale in Italia con la legge n. 503 del 1965;
  • dal 1996 tutti i Paesi UE seguono lo stesso cambio dell’ora.

Questa soluzione nasce dall’esigenza di massimizzare le ore di luce diurna durante il periodo invernale, e a parlarne per la prima volta pare sia stato Benjamin Franklin nel 1784, quando notò che il sole sorgeva già alle 6 del mattino, molto prima che la maggior parte della gente si svegliasse. A portare la proposta al Parlamento inglese però, fu William Willett, all’inizio del secolo scorso.

Dopo un’avvisaglia di cambio di rotta, che poteva porre fine all’obbligo dell’ora legale in UE, la questione è passata in secondo piano a causa di eventi di portata mondiale come la Brexit e la pandemia di Covid-19. Con l’invasione dell’Ucraina, poi, la necessità di ridurre i consumi energetici è tornata tra le priorità dell’UE, e nel febbraio 2025 la proposta di abolire l’ora legale è stata ufficialmente ritirata, senza alcuna notizia su una sua ripresentazione futura.

I pro e i contro

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Nonostante la sua lunga storia però, il cambio dell’ora fa ancora discutere, soprattutto riguardo i suoi benefici reali sull’economia e sulla salute. Al di là della confusione e dello sfasamento che derivano dallo spostamento delle lancette, alcuni effetti più gravi preoccupano molti cittadini: l’aumento degli attacchi di cuore, l’aumento degli incidenti automobilistici mortali, l’impatto negativo sul sistema immunitario.

Inoltre, i risparmi energetici non sembrano essere così rilevanti da giustificare il cambio dell’ora: una ricerca statunitense del 2008 ha dimostrato che il risparmio è stato solamente dello 0,5% dei consumi energetici al giorno.

Tra i pro c’è un maggiore sfruttamento delle ore serali per fare attività di vario tipo, da quelle all’aria aperta a quelle sociali, le quali hanno un impatto positivo diretto sull’economia. Nonostante i pro, in Italia il 64% della popolazione (sondaggio di YouGov del 2019 su un campione di intervistati) si è detta favorevole all’abolizione del cambio dell’ora. Proprio come lo scorso anno, però, dobbiamo prepararci a spostare indietro le lancette!

L’ora solare si avvicina, pro e contro: foto e immagini