4 luoghi curiosi di Milano che devi assolutamente vedere
C’è una Milano segreta che non tutti conoscono, luoghi incredibili situati fuori dei soliti circuiti del turismo di massa che celano storie, aneddoti e curiosità. Ecco di cosa si tratta.
Guarda il video

Milano è una metropoli del Nord Italia ed è capoluogo della Lombardia, celebre come capitale della moda e del design, regala ai visitatori molti monumenti storici da vedere.
Luoghi più straordinari di Milano ancora poco conosciuti
Per quanto Milano possa essere conosciuta, ancora oggi custodisce incredibili luoghi, davvero unici, che non tutti conoscono. Scopriamoli.
Il giardino zen di Piazza Piola
Non tutti sanno che nel centro di Milano c’è un angolo di Giappone. Siamo in piazza Piola, nel quartiere Città Studi dove 21 ciliegi si alternano a sedute pubbliche e sculture lungo un percorso pedonale che porta con sé tutta la suggestione dell’hanami giapponese. Le undici panchine sono circondate dai ciliegi e posizionate lungo il giardino zen che ricrea la forma di una goccia. All’interno sono presenti le opere dell’artista Kengiro Azuma, scomparso nel 2016, donate alla città dallo Spazio Teatro No’hma.
L’opera è composta da cinque gradoni cilindrici di diverse altezze e accoglie Colloquio, la scultura che rappresenta due rospi in bronzo sorpresi in una conversazione. L’altra scultura, MU – 765 Goccia, è un omaggio al Teatro No’hma.

Il quartiere arcobaleno
Presso il quartiere Risorgimento c’è una zona davvero particolare, chiamata “il quartiere arcobaleno”. É un quartiere appartato e silenzioso che presenta numerose case dai colori vivaci e vicoli insoliti. Passeggiare lungo le sue vie dà la sensazione di trovarsi in un quartiere londinese perché le villette colorate rispecchiano lo stile british, con un piccolo spazio tra la porta e il cancello in ferro.
Il villaggio dei giornalisti
Si tratta di un complesso residenziale della zona nord-orientale di Milano, caratterizzato da casette davvero insolite e suggestive, le cosiddette “case degli gnomi“, a forma di igloo. La storia è singolare. Nel 1911 Mario Cerati, caporedattore de Il Secolo, pubblicò un editoriale in cui accusò le amministrazioni di non porre attenzione alla questione degli alloggi residenziali a favore della nuova borghesia, mettendo in evidenza la necessità di creare una zona più consona ai ceti medio-alti e ai professionisti di settore. Tra questi vi erano i pubblicisti milanesi, che furono i primi proprietari e residenti delle villette fra via Arbe e piazzale Farina.
In seguito anche il Corriere della Sera acquistò un edificio nel supercondominio, chiamato Villaggio Maggiolina. Questo fu il motivo per cui il quartiere, scelto come residenza dai giornalisti dell’epoca, fu ufficialmente definito il “villaggio dei giornalisti”.

Palazzo Gaudì
Nella zona di Porta Romana a Milano c’è un palazzo del 1920 chiamato Casa Maiocchi che imita la più nota Casa Batlló di Barcellona, realizzata dal noto architetto Antoni Gaudí. Il palazzo della città spagnola è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e insieme alla Sagrada Familia è tra le maggiori opere del genio dell’architetto nato a Reus nel 1852.
Tuttavia la somiglianza con l’edificio della città spagnola più amata dalla maggior parte degli italiani è solo “di facciata”. Infatti si tratta di un murales dipinto da Cheone, al secolo Cosimo Caiffa, uno street artist pugliese che ha voluto rendere omaggio con la sua opera in trompe-l’oeil a Casa Batlló. Le pennellate di questo artista rievocano proprio lo stile in movimento di Gaudí, creando un effetto ottico tale da far pensare di essere al cospetto di un pezzo di Barcellona nel capoluogo lombardo, usando la tecnica del fotorealismo.
Il palazzo in stile Art Decò è diventato dallo scorso luglio meta di turisti e curiosi che ammirando la sua facciata sul lato sinistro, hanno l’effetto ottico di guardare quest’opera come se ci fosse un velo d’acqua davanti ai propri occhi. Se siete a Milano dovete assolutamente far tappa in Corso di Porta Romana 113 dove si trova questo edificio di cinque piani. Inoltre se avete amato Barcellona guardando Casa Maiocchi e la sua facciata, sarete teletrasportati nella città spagnola.
Per essere precisi, questo murales attualmente non è più visibile ma, grazie alla sua straordinarietà, ancora oggi è negli occhi di tutti.
Ogni anno sul muro di Porta Romana appaiono diversi murales ed uno degli ultimi capolavori di street art è stato il ritratto di Gue Pequeno, riprodotto dal bravissimo Pongo3D.

Il quadrilatero del silenzio
Il quadrilatero del silenzio è un quartiere vicino Porta Venezia, dove regna un’atmosfera tranquilla ed è perfetto per chi vuole vivere un’esperienza molto suggestiva, percorrendo il percorso “Dialogo nel Buio”, ossia vivere come vivono i non vedenti. Durante il percorso verrete guidati da persone cieche, in un ambiente completamente oscuro, per far capire come si vive con un senso in meno.
