Il Castello Ducale di Casoli in Abruzzo ha ospitato il Vate della poesia italiana. Scopriamolo insieme
Esplora il Castello Ducale di Casoli, un’antica fortezza che ha ospitato Gabriele D’Annunzio. Tra le mura intrise di storia, revive il legame tra il poeta e Pasquale Masciantonio, contribuendo a preservare questo gioiello storico per le generazioni future.

Nel suggestivo borgo di Casoli, incastonato tra le colline dell’Abruzzo, sorge un tesoro di storia che ha ospitato una delle figure più eminenti della cultura italiana: il Castello Ducale, noto anche come Castello Masciantonio. Questo luogo, intriso della maestosità di epoche passate, è stato testimone delle gesta di Gabriele D’Annunzio, uno dei pilastri della letteratura italiana del XX secolo.
La storia del Castello Ducale si snoda attraverso i secoli, radicandosi profondamente nella trama storica della regione. Le sue origini affondano nel XII secolo, durante il periodo normanno, quando una torre pentagonale fu eretta come rifugio contro le incursioni saracene. Nel corso del tempo, il castello passò attraverso le mani di nobili casate, tra cui i Principi Orsini, i Colonna e i Carafa, fino ad arrivare alla famiglia d’Aquino, che ne detenne il possesso fino all‘abolizione della feudalità nel 1806.
Il Castello Ducale nel XX secolo

Un capitolo significativo nella storia del castello si aprì nel XX secolo, quando la famiglia Masciantonio lo acquisì. Pasquale Masciantonio, avvocato e deputato, divenne un protagonista di spicco nel panorama politico italiano, e il castello divenne il centro di incontri tra le menti più brillanti del tempo, inclusi artisti, letterati e politici. Fu qui che Pasquale Masciantonio e Gabriele D’Annunzio stabilirono un rapporto d’amicizia, trasformando il castello in una sorta di corte rinascimentale moderna, dove convergono pittura, letteratura, musica e giornalismo.
La struttura del Castello: un monumento intriso di storia
La torre pentagonale, cuore originario del castello, oggi si staglia maestosa all’interno di un cortile centrale, offrendo un’atmosfera intrisa di storia. Mentre il castello è attualmente in fase di restauro e non visitabile, ammirarlo dall’esterno è una esperienza che consente di catturare l’imponenza della sua struttura.
La stanza di D’Annunzio e la vista panoramica
Un elemento suggestivo del castello è la stanza che ospitò Gabriele D’Annunzio, in cui lo scrittore incise parole che oggi risuonano come un eco del passato. Il celebre poeta, durante i suoi soggiorni in Abruzzo, sceglieva di risiedere nel Castello, in un modesto vano di appena 20 metri quadrati, diviso in due stanze distintive: lo studio e una piccola ma funzionale stanza da letto, che fungeva da alcova. Questa stanza da letto aveva un ingresso particolare, costituito da un’ampia apertura circolare praticata nella parete divisoria tra le due stanze, la quale era coperta da una semplice tenda.
Le pareti bianche di entrambe le stanze erano adornate da iscrizioni e versi scritti a matita, testimonianza preziosa delle creazioni letterarie del poeta e dei suoi amici. Questi graffiti rappresentano un autentico patrimonio letterario che richiede assolutamente di essere preservato per le future generazioni. La vista panoramica dalla struttura offre uno spettacolo mozzafiato sulla Maestà della Majella e sui monti circostanti.
Casoli: un viaggio nel passato e nel futuro
L’esperienza di visitare Casoli e il suo Castello Ducale è un viaggio nel passato, un’immersione nella cultura e nella storia dell’Abruzzo. Questo percorso è particolarmente indicato per gli amanti della letteratura, dell’arte e della storia, che potranno godere di un’atmosfera unica e apprezzare l’importanza di un luogo che ha funto da crocevia per alcune delle menti più brillanti del suo tempo.
Da non perdere a Casoli
Casoli offre ai visitatori la bellezza del suo borgo, con la Chiesa di San Rocco e di Santa Maria Maggiore e alla Chiesa di Santa Reparata, insieme al vicino Lago Sant’Angelo.
Da visitare anche la Torretta di Prata, un edificio originariamente costruito per l’avvistamento dei nemici, ma che nel XIX secolo divenne il rifugio di banditi locali. Questa costruzione quadrangolare presenta pareti in pietra calcarea, ciottoli di fiume e laterizio. Recentemente restaurata, è aperta al pubblico, consentendo di salire fino alla cima tramite scale interne e pannelli informativi sulla storia locale.
Nelle vicinanze, la Riserva naturale controllata Lago di Serranella si estende su 300 ettari tra i comuni di Casoli, Altino e Sant’Eusanio del Sangro, incrociando i fiumi Sangro e Aventino. La riserva offre sentieri escursionistici e un piccolo zoo con mammiferi e rettili per i visitatori di tutte le età.
Il futuro del Castello
L’attuale fase di restauro del castello suggerisce un’imminente riapertura al pubblico, offrendo una opportunità unica per i viaggiatori futuri di immergersi completamente in questo gioiello storico. Il viaggio a Casoli è anche una occasione per visitare Chieti che dista meno di un’ora in automobile.