Questo castello-museo situato a Genova accoglie tutte le culture del mondo ed è un prezioso esempio di stile neogotico

Autore:
Sara Perazzo
  • Dott. Storia Medioevale

Siamo in Liguria, e precisamente nel suo capoluogo, Genova, per scoprire un insolito museo affacciato sul mare. Accoglie tutte le culture del mondo ed è un pregevole esempio di castello in stile eclettico, revival e neogotico.

Castello d’Albertis Genova
Credit Maurizio Beatrice Wikimedia

Una delle attrazioni di Genova meno conosciute ma molto interessanti è il Castello d’Albertis, una dimora storica e casa-museo affacciata sul Mar Ligure. Fatto costruire nel 1886 sulle mura trecentesche della città dal capitano, navigatore, etnologo e collezionista Enrico Alberto d’Albertis, oggi ospita il Museo delle culture del mondo e il Museo delle musiche dei popoli che fanno parte del circuito dei Musei comunali di Genova. Il singolare e suggestivo edificio sporge in posizione dominante nel quartiere panoramico di Castelletto.

Museo delle Culture del Mondo, Genova: cosa vedere

Museo delle Culture del Mondo, Genova
Credit Maurizio Beatrice Wikimedia

Il museo-dimora Castello d’Albertis ospita il Museo delle Culture del Mondo che comprende le collezioni del Capitano Enrico Alberto D’Albertis, suo ideatore, raccolte nei suoi viaggi per mare e per terra effettuati a cavallo dell’Ottocento e del Novecento. In queste “camere delle meraviglie” troviamo materiale etnografico e archeologico di ogni genere raccolto in cinque continenti dal Capitano. A ciò si aggiunge la collezione messa assieme dal cugino Luigi Maria, primo esploratore del fiume Fly in Nuova Guinea (1872-1878).

Gli ambienti sono arredati in stile esotico, orientaleggiante e revival, con un’abbondantissima decorazione e oggettistica, e accolgono anche acquisizioni extraeuropee effettuate della città di Genova come i reperti archeologici precolombiani del Centro e Sudamerica e materiali etnografici provenienti dal Canada. Si può seguire il percorso espositivo secondo un’interpretazione libera, come vuole uno dei cardini della filosofia dell’istituzione museale e cioè il concetto di dialogo e scambio tra le popolazioni del mondo. Al percorso museale si aggiunge l’esposizione permanente del Museo delle Musiche dei Popoli, caratterizzato da una sezione dedicata ai suoni, alle musiche e agli strumenti rappresentativi di tradizioni colte e popolari di comunità in tutto il mondo.

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Nel parco del Castello troviamo il Giardino romantico che offre un panorama sulla città e il suo mare, la Sala Nautica nella Torre Rotonda, sede del centro didattico con laboratori e attività per scuole e famiglie e molte altre attrazioni tutte da scoprire come la Torre del Vento e i murales del tunnel.

Le Meridiane

Una parentesi particolare è da dedicare alle Meridiane create dal Capitano per scandire il tempo durante le sue pause sulla terraferma: 10 orologi solari di varie forme, ognuno con un motto unico. Questi includono lastre marmoree con immagini di fate che rappresentano le ore, bacini metallici con annotazioni astronomiche, globi su colonnine, e persino un busto di Colombo con il suo testamento. Questi orologi segnano le “ore dell’Etna e dell’Europa centrale, della guerra e della pace,” e sono situati tra le torri, le logge e le terrazze della dimora.

Questi orologi rappresentano un mix affascinante di conoscenze astronomiche e matematiche, abilità artistiche e creatività letteraria. Il capitano li ha creati per cercare di catturare il tempo che fugge e per ricordare le sue avventure marittime in tutto il mondo. Gli strumenti utilizzati per la creazione degli orologi solari, insieme alle lastre fotografiche, sono stati conservati attentamente e rappresentano un patrimonio prezioso.

Le meridiane all’interno del castello, insieme alla loro documentazione, sono un insieme unico di strumenti gnomonici. Queste meridiane sono di grande interesse per gli studiosi e gli appassionati, ma possono anche coinvolgere il pubblico in osservazioni del cielo e laboratori per costruire prototipi. Tutto ciò contribuisce a creare un’esperienza affascinante e misteriosa che unisce arte, scienza e storia nella dimora del capitano.

Castello d’Albertis: nel mondo delle meraviglie

Genova Castello d’Albertis
Credit Zairon Wikimedia

Ideato dallo stesso Capitano come sua dimora, il Castello d’Albertis mostra uno stile eclettico ma armonioso nel suo insieme, capace di mixare le caratteristiche architettoniche dei castelli valdostani, dei palazzi fiorentini, lo stile medioevale revival, il neogotico ottocentesco, lo stile delle case torri medioevali genovesi. Il castello sorge sui resti delle fortificazioni trecentesche e cinquecentesche di cui conserva integre alcune parti.

Fa parte del Castello d’Albertis anche la biblioteca e l’archivio storico che annovera oltre 1.300 volumi risalenti a un periodo tra il XIV al XIX secolo, oltre ai libri scritti dal Capitano stesso, suoi appunti e fotografie. Il castello si trova in Corso Dogali 18 ed è raggiungibile da piazza Acquaverde, situata di fronte alla stazione ferroviaria di Piazza Principe, tramite l’ascensore Castello d’Albertis-Montegalletto oppure con le linee di autobus AMT n. 36, 39 e 40.

Castello d’Albertis immagini e foto