Le migliori destinazioni in Italia per il turismo enogastronomico: dove andare per mangiare bene
Uno dei settori trainanti dell’economia italiana è sicuramente il turismo enogastronomico. L’Italia, patria del mangiare bene, nella sua proposta turistica unisce attrazioni, monumenti, bellezze paesaggistiche a un enorme e variegato patrimonio culinario. Ecco la classica delle migliori destinazioni in Italia per mangiare bene in vacanza.

Per il sesto anno il Rapporto sul Turismo Enogastronomico italiano 2023, presentato in questi giorni presso il Palazzo del Touring Club Italiano di Milano, rende l’istantanea di un settore in crescita. Nel nostro Paese aumenta il numero dei viaggiatori ma anche il budget riservato alle vacanze enogastronomiche.
I turisti sono sempre più attenti e interessati ai viaggi sostenibili ed esperienziali, alle vacanze che consentano di visitare i luoghi di produzione dei prodotti tipici ed eccellenze del territorio come cantine e caseifici. Insomma, nei programmi vacanzieri dei turisti ormai non manca mai l’esperienza delle degustazioni, assieme a eventi artistici e culturali o sessioni in SPA.
Dopo questa veloce introduzione, ecco cosa è emerso dal Rapporto redatto dalla Dottoressa Roberta Garibaldi, che elenca anche le migliori destinazioni in Italia per il turismo enogastronomico, quelle dove mangiare bene e scoprire i sapori della tradizione culinaria locale.
Le migliori destinazioni in Italia per il turismo enogastronomico: la classifica

A piazzarsi sul primo gradino del podio come migliore destinazione per il turismo enogastronomico in Italia è la Sicilia con il 46% delle preferenze. La Sicilia, terza regione italiana per numero di aziende agricole e frantoi, vanta ben 33 prodotti agroalimentari a Indicazione geografica Dop, Igp e Stg e 31 vini a Denominazione Docg e Doc, il che la rende un delle mete più ambite per i turisti enogastronomici.
Al secondo posto tra le migliori destinazioni enogastronomiche d’Italia ecco la Campania dove, tra pizza, pastiera e casatiello, tutti i palati in vacanza possono trovare di che soddisfarsi. Dal rapporto è emerso anche come praticamente tutti gli italiani conoscano almeno una specialità campana e come durante una visita a Napoli sia d’obbligo recarsi in una delle migliori pizzerie della città.
Segue l’Emilia Romagna, un’altra regione che detiene numerosi record in fatto di tradizioni e specialità enogastronomiche. Il territorio è molto apprezzato da chi viaggia alla scoperta del gusto: piadina romagnola, gnocco fritto, tortellini, erbazzone e ragù alla bolognese sono solo alcune delle attrazioni culinarie per chi decide di visitare la regione. L’80% dei turisti intervistati sa indicare almeno un piatto della tradizione: i più noti sono i tortellini (39%) e la piadina (17%).
Tra le mete più gettonate per le prossime vacanze enogastronomiche c’è anche la Puglia, che conquista il 23% delle preferenze dei turisti italiani intervistati grazie alle orecchiette, taralli e l’olio d’oliva. Si difende bene anche la Toscana, una delle regioni più popolari in assoluto per quanto riguarda il turismo enogastronomico in Italia. Infatti, il 21% degli intervistati dichiara di averla visitata per scoprire i sapori del territorio come la bistecca alla fiorentina e la ribollita.
Rapporto sul Turismo Enogastronomico italiano: tendenze 2023
Secondo il Rapporto del Turismo Enogastronomico 2023, il 58% dei viaggiatori ha compiuto almeno un viaggio per conoscere le specialità enogastronomiche del territorio. Il 67% dei turisti italiani ha partecipato ad almeno un’esperienza enogastronomica presso ristoranti e luoghi di produzione tra il 2019 e il 2022.
Il 71% dei turisti italiani intervistati desidererebbe trovare sul menù ricette che fanno bene alla salute e godere di trattamenti benessere e SPA presso cantine, birrifici e frantoi. Infatti, vivere esperienze nei luoghi di produzione è una tendenza sempre più emergente: in testa ci sono le cantine (34%), seguite da caseifici e aziende agricole (28%). Gli italiani vorrebbero un’offerta più diversificata che preveda eventi in abbinamento a musica e degustazioni (61%) e iniziative come il wine trekking (51%). Le visite in cantina attraggono maggiormente i viaggiatori senior (41%), mentre gli itinerari tematici attirano i più giovani. I turisti enogastronomici under 35, invece, preferiscono eventi e festival dedicati ai vini (36,5%).