Allarme scioperi aeroportuali: le conseguenze per Natale e Capodanno
Gli scioperi aeroportuali dei lavoratori in protesta rischiano di mandare all’aria i piani di milioni di viaggiatori per Natale e Capodanno. Ecco una panoramica sugli scioperi che, nel periodo festivo, interessano l’Europa e i principali aeroporti, con le conseguenze nefaste per chi torna a casa per Natale o vuole partire per una vacanza invernale.
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Come ogni anno, anche in questo 2025 tornano puntuali gli scioperi nei trasporti. I lavoratori aeroportuali, infatti, scelgono proprio uno dei periodi più trafficati dell’anno per chiedere condizioni di lavoro migliori e aumenti di stipendio, programmando scioperi nei momenti clou dell’attività aeroportuale.
Di conseguenza, le proteste dei lavoratori influiscono direttamente su chi ha prenotato un volo per tornare a casa per le feste natalizie o su chi, semplicemente, ha scelto il periodo di Natale per fare un viaggio invernale.
Controllare la situazione degli scioperi prima di recarsi in aeroporto è sempre cosa buona e giusta, e non bisogna dimenticarsi che se il proprio volo o treno subisce ritardi consistenti o cancellazioni, in alcuni casi si può avere diritto ad un rimborso o ad un nuovo biglietto sostitutivo: ecco tutto quello che c’è da sapere sugli scioperi di treni e aerei in Europa.
Scioperi aeroportuali in Europa

In Europa gli scioperi previsti per il periodo natalizio sono, purtroppo numerosi. Tra i più importanti si segnalano quelli che riguarderanno gli aeroporti di Londra e quelli della Spagna.
A Londra, dal 26 al 29 dicembre il personale di terra di EasyJet dell’aeroporto di Luton fermerà le attività, causando ritardi ai check-in e nella gestione dei bagagli. A Heathrow tra il 22 e il 26 dicembre ci saranno scioperi del personale di cabina della Scandinavian Airlines Services, e i voli verso i principali hub della compagnia sono a rischio:
- Copenaghen,
- Stoccolma,
- Oslo.
In Spagna, invece fino al 31 dicembre proseguiranno gli scioperi iniziati nel periodo estivo. Da questa estate, infatti, il personale di Azul Handling, il partner spagnolo di Ryanair per l’assistenza a terra, organizza scioperi settimanali di mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 05.00 alle 09.00, dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 21.00 a mezzanotte. Ad essere sfavoriti sono quindi i passeggeri che volano con Ryanair, i quali potrebbero dover affrontare file più lunghe ai controlli e ritardi ai check-in e nel ritiro bagagli. In particolare, gli aeroporti interessati dagli scioperi sono: Alicante, Barcellona-El Prat, Girona, Ibiza, Lanzarote, Madrid-Barajas, Malaga, Palma di Maiorca, Santiago di Compostela, Siviglia, Tenerife Sud e Valencia.
Assicurazioni e rimborsi

Ritardi e cancellazioni sono imprevisti che non solo fanno infuriare, ma mandano all’aria interi viaggi, magari prenotati con mesi di anticipo e fortemente attesi. Una magra consolazione, che non ridà indietro il viaggio né cancella i disagi, ma quantomeno permette di non perdere troppi (o anche tutti) i soldi spesi per il viaggio, consiste nei rimborsi. Esistono numerose assicurazioni, infatti, che garantiscono ai passeggeri un rimborso totale o parziale (in base al caso specifico) del prezzo pagato per il biglietto.
Per accedere al risarcimento, ovviamente, si deve innanzitutto stipulare un’assicurazione a protezione del viaggio e, inoltre, rientrare nei parametri minimi richiesti per il rimborso. Per esempio, il ritardo deve superare un determinato monte di ore, e la cancellazione ha requisiti specifici. In alternativa, alcune compagnie propongono biglietti alternativi in altri orari o date. Si tratta di piani B, sicuramente, ma che permettono di non perdere tutto o, quantomeno, di spostare la vacanza in un altro momento. Per quanto riguarda il malcontento, esiste anche la possibilità di un risarcimento del danno morale.