Sempre più soggiorni brevi nel 2025: l’analisi di Federconsumatori
Per questa estate 2025, sono davvero tantissimi gli italiani che resteranno nei confini nazionali. Secondo un report condotto dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, si è registrato un netto aumento anche nei costi dei voli: ecco qui tutti i dettagli.
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Con l’arrivo dell’estate cresce anche la voglia di vacanza. Da quanto si evince da un’analisi condotta dall’Osservatorio Nazionale
Federconsumatori, circa il 43,2% degli italiani, a differenza degli scorsi anni, opterà per dei soggiorni brevi la cui durata va dai 3 ai 5 giorni, ma non presso le tradizionali strutture ricettive ma soggiornando da parenti o amici.
Circa l’82% dei vacanzieri non si spingerà oltre i confini nazionali: questa scelta è stata determinata anche dall’aumento spropositato del costo dei voli.
Prezzi dei voli in aumento: record per le mete europee

L’analisi condotta dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, ha effettuato un calcolo medio su quanto spenderanno i turisti per muoversi per queste vacanze 2025. Tenendo in considerazione le settimane centrali del mese di agosto, un netto aumento dei prezzi si è evidenziato per i voli all’interno dell’Unione Europea. E se per un biglietto di andata e ritorno in classe economy l’aumento è stato del 14% rispetto allo scorso anno, il picco o si è evinto per la tratta Roma – Atene con un rincaro del +18%.
Per coloro che resteranno in Italia, i rincari per i voli aerei sono lievemente inferiori (+13%), la maggiorazione è stata applicata per le tratte aeree dirette nelle isole (+17%).
Secondo Federconsumatori, i rincari evidenziati nell’indagine potrebbero celare dei costi che le compagnie aeree attribuirebbero inconsapevolmente ai passeggeri. Potrebbe trattarsi ad esempio, di aumenti legati a delle tasse ambientali ed è per questo che l’associazione desidera che l’Antitrust e ART aprano un’indagine al fine di mettere un chiaro i motivi che possano spiegare il caro voli.
Aumento dei prezzi anche di treni e traghetti

A subire un rincaro dei prezzi, non sono soltanto i voli aerei (che portano i turisti a restare in Italia), ma anche i treni. Per un biglietto andata e ritorno in “classe economy” si pagherà circa il 10% in più. Sebbene a pagarne le conseguenze siano tutte le principali località turistiche sparse da nord e sud della penisola a risentirne maggiormente sono le tratte Roma- Salerno (+16%) e Milano – Lecce (+18%).
A salvarsi dal rincaro non sono nemmeno i traghetti, che vedono un leggero aumento dei prezzi del 5%. Sebbene questo piccolo aumento si sia registrato in modo particolare sulle tratte Civitavecchia e Piombino verso Olbia, su moltissime altre rotte si è registrato un calo fino al 17%.
Federconsumatori afferma che gli aumenti dei prezzi non hanno portato ad un miglioramento del servizio offerto ai cittadini, ma al contrario hanno maggiori ritardi e disagi.
L’estate 2025, a causa dell’aumento dei prezzi dei mezzi di trasporto, ha portato la maggior parte degli italiani a modificare le proprie abitudini di viaggio, optando per soggiorni brevi e dentro i confini nazionali. Questa soluzione potrebbe aiutare le famiglie italiane a ridimensionare i prezzi delle vacanze senza compromettere i giorni di meritato relax.