Traffico di carne in aereo: il singolare caso delle scimmie di Boston

Autore:
Valentina Bumbaca
  • Laurea in Editoria e Scrittura
Tempo di lettura: 4 minuti

Quando viaggiamo dobbiamo sempre attenerci alle regole del paese d’arrivo che possono variare, e di molto, soprattutto se si tratta di cibo e vegetali. Nello specifico, il trasporto di carne è soggetta a restrizioni molto severe per la possibilità di trasmissioni di malattie. Il pangolino e il Coronavirus vi ricordano qualcosa?

Controllo bagaglio a mano
Photo by Shutterstock – Riopatuca

È di pochi giorni fa la notizia di un uomo fermato all’aeroporto Logan di Boston per traffico di carni vietate.

L’uomo, proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo, è stato intercettato da un cane della polizia duranti i controlli agli arrivi internazionali. Interrogato sul contenuto del bagaglio, il passeggero ha indicato trasportare carne di pesce essiccata. Un iniziale controllo ai raggi x sembrava confermare quanto sostenuto dall’uomo, ma a l’ispezione fisica lo ha smentito.

Il contenuto del bagaglio conteneva, infatti, quattro scimmie mummificate.

A suo dire, l’intenzione era quella di consumare la loro carne.

Traffico di carne selvatica in aumento

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Photo by Shutterstock – Asiandelight

Gli Stati Uniti non consentono il trasporto di carne cruda o minimamente lavorata di animali selvatici, anche chiamata “bushmeat”, per possibili malattie che potrebbe veicolare. La carne illegalmente introdotta e scoperta all’interno dei bagagli dei viaggiatori viene, solitamente, sottoposta a sequestro e in seguito distrutta.

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Ma questo non è un caso isolato.

Anche in Europa il traffico illegale di animali selvatici è un problema serio. Lo scorso ottobre sono state condotte una serie di operazioni di controllo in vari paesi europei che hanno portato al sequestro di oltre 2000 specie selvatiche in via di estinzione trasportate illegalmente.

Per quanto riguarda la carne di animali selvatici, questa è di difficile riconoscimento rispetto alla carne legale, e gli aeroporti non hanno neanche le risorse necessarie per testarla. Ciò che di sicuro si sa è che gli snodi principali utilizzati dai contrabbandieri sono Parigi, ma soprattutto Bruxelles essendo un crocevia tra Asia e Africa, paesi da cui provengono la maggior parte dei bushmeat.

Il monitoraggio dei traffici illegali di carne ha mostrato, negli ultimi anni, un aumento della domanda sia verso l’estero che all’interno dei paesi di origine dei commerci: secondo uno studio, 1 viaggiatore su 12 proveniente dalle zone a rischio esporta illegalmente a settimana decine di chili di carne selvatica.

Il CITES

Il Convention on International Trade in Endangered Species of Fauna and Flora è un accordo internazionale stipulato a Washington nel 1973 tra, attualmente, 182 paesi di cui l’ultimo, il Tagikistan, ne è entrato a far parte nel 2016; i paesi non aderenti risultano essere Andorra, Corea del Nord, Timor Est, Tonga, Haiti, Kiribati, Micronesia, Isole Marshall, Nauru, Sudan del Sud, Turkmenistan e Tuvalu.

Lo scopo di questo trattato è di regolamentare il commercio internazionale di flora e fauna selvatiche, anche a rischio estinzione, che siano esse specie vive o morte, intere, parti, organi o anche prodotti derivanti da esse.

La lista delle specie protette è in continuo aggiornamento e si divide in tre categorie:

  • specie protette, per cui ogni tipo di commercio è proibito, salvo casi eccezionali e rarissimi.
  • specie soggette a controllo, il cui commercio è compatibile con la loro sopravvivenza ed è previsto solo in seguito ad autorizzazione CITES.
  • specie soggette a controllo dei singoli paesi membri, per salvaguardare specie endemiche.

Dal 2017 è stata lanciata l’operazione “Thunder”, che coinvolge i corpi di polizia e le agenzie doganali di 133 paesi, riguardante non solo la carne selvatica, ma anche parti di animali o piante a rischio estinzione. Finora sono stati effettuati più di 500 arresti e 2000 sequestri, che hanno interessato tra gli altri uova di tartaruga, avorio, vitelli interi, corna di rinoceronte, legnami pregiati, e molti altri.

Se non siete sicuri che quello che volete riportare dal vostro viaggio sia consentito, vi raccomandiamo di controllare sempre le direttive dei diversi paesi, soprattutto per quanto riguarda il bagaglio a mano.

Traffico di carne selvatica in aeroporto: immagini e foto