10 siti del mondo vietati agli uomini o alle donne: luoghi incredibilmente proibiti
Ci sono alcuni luoghi nel mondo che per svariati motivi risultano proibiti all’accesso. Le ragioni possono essere di natura religiosa, di razza, di genere, di tradizioni, di cultura, ma anche i motivi di sicurezza possono costituire un impedimento alla visita di posti che in altre circostanze potrebbero tranquillamente essere aperti al pubblico. Di seguito verranno indicati 10 luoghi proibiti a seconda di diverse motivazioni che ora scopriremo.

10 luoghi proibiti a uomini o donne: quali sono, dove si trovano ed informazioni
Difficile immaginare che al mondo d’oggi, con le numerose campagne di sensibilizzazione contro tutte le forme di discriminazione, possano esistere luoghi dove vigono ancora divieti di accesso per motivi di sesso, razza o religione. Eppure ci sono. In questa mini guida mostreremo alcuni luoghi sparsi per il mondo vietati a uomini e a donne, a seconda della cultura e delle tradizioni che li caratterizzano.
Tra i luoghi vietati alle donne c’è il Monte Athos in Grecia, nel 1998 dichiarato Patrimonio Unesco. In questo sito religioso vige un rigido divieto di accesso alle donne, mentre gli uomini possono entrare solo attraverso permessi speciali e in un numero che non deve superare i 200 accessi all’anno. Questo divieto risale all’XI secolo per preservare le comunità di religiosi che risiedono al suo interno. Abbiamo poi il Tempio di Ayyappan nella cittadina di Sabarimala appartenente allo Stato del Kerala in India, dove le donne di età compresa tra i 6 e i 60 anni non possono accedere. In questo modo si esclude la possibilità che al suo interno possano esserci donne fertili: un’usanza per rispettare il Dio Ayyppan, a cui il tempio è dedicato, votato alla castità.
Sempre in India a Mumbai è situato un altro luogo sacro interdetto al gentil sesso. Si tratta del Haji Ali Dargah, altro tempio dove l’accesso è stato consentito per un periodo limitato di tempo e revocato dal 2012. Restando in Oriente c’è il Monte Ōmine in Giappone, anch’esso Patrimonio Unesco dal 2004 e vietato alle donne perché si dice che possano costituire una distrazione per il cammino spirituale di monaci e pellegrini diretti al tempio. Altro luogo vietato alle donne sono stati gli stadi di calcio in Iran, almeno fino al 1919, anno in cui il divieto è stato revocato, anche se tuttora il Paese risente dei retaggi di una cultura appartenente a questo passato discriminatorio che si attua in altre forme, tipiche di alcune tradizioni locali.

Luoghi nel mondo vietati agli uomini
Tra i luoghi vietati agli uomini c’è la Foresta di Mangrovie nella provincia indonesiana di Papua, dove l’accesso è consentito solo alle donne che si occupano della pesca di molluschi, rispetto agli uomini che devono occuparsi della pesca in mare. Anche la Spiaggia di Pedocin a Trieste è proibita agli uomini: si tratterebbe dell’unico litorale in Europa dove esiste una netta separazione tra una zona dove possono accedere solo donne e bambini sotto i 12 anni e l’altra dove accedono solo uomini.
Altre zone interdette agli uomini sono il Villaggio Umoja in Kenya che sorge per offrire rifugio alle donne che hanno subito violenza. C’è poi il Tempio della Dea Sarasvati a Rajasthan in India, dove il divieto agli uomini è legato a un’antica mitologia del luogo, nonostante l’India si stia confermando sempre più come meta turistica molto aperta. In ultimo c’è la SuperShe Island in Finlandia, diventato luogo di vacanza per sole donne dove migliorare mente e corpo.