Indignazione e risentimento per “Piazza della Vergogna” a Palermo. Ecco perchè

Autore:
Mario Rinaldi
  • Giornalista

Ma una piazza può davvero chiamarsi con l’appellativo di Piazza della Vergogna? Sembrerebbe una forma di oltraggio al rispetto di un popolo, in questo caso i palermitani, che in un determinato periodo storico hanno avuto talmente tanto disprezzo per Piazza Pretoria da conferirle il nome di Piazza della Vergogna. Scopriamo la storia di uno dei luoghi simbolo di Palermo.

palermo (ph credit pixabay)
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Perché la bellissima Piazza Pretoria è stata chiamata Piazza della Vergogna?

L’appellativo sicuramente non è dei più pregiati. Eppure Piazza Pretoria continua a essere uno dei luoghi simbolo di Palermo. Una vera e propria opera d’arte, la cui fontana posizionata al centro venne concepita dall’artista Francesco Camilliani, inizialmente destinata a una proprietà privata fiorentina e poi “dirottata” a Palermo a causa dei debiti contratti dal suo acquirente che fu costretto a venderla al capoluogo siciliano. Fatto sta che per trasportare un’opera così imponente fu necessario scomporla in 644 pezzi, con ingenti costi del trasporto, soprattutto a quell’epoca. Siamo intorno al 1580 senza i mezzi e la tecnologia moderni.

Ad ogni modo, la fontana una volta giunta in città, fu assemblata al centro di Piazza Pretoria, scatenando le polemiche di tutta la cittadinanza che erano contro ai costi eccessivi che erano stati affrontati dal governo locale per realizzarla. Proprio da questo episodio nacque il dispregiativo di Piazza della Vergogna. Ma non è l’unico motivo di indignazione. La leggenda narra che l’installazione di numerose statue nude provocò lo sdegno anche di alcune suore del Convento Domenicano posizionato proprio di fronte alla piazza. Uno sdegno talmente grande che (sempre come narra la leggenda) indusse le suore a vandalizzare l’opera compiendo atti di evirazione e castrazione delle parti intime delle statue. Altro motivo è legato alla figura della del Regno di Napoli Giovanna d’Angiò, ritenuta donna dissoluta dai facili costumi al punto da ritenere (secondo i racconti dell’epoca) che abbia avuto anche rapporti con un equino.

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Cosa vedere nei dintorni di Piazza Pretoria

Ma se da un lato questa piazza con le sue statue e la sua fontana ha provocato lo sdegno dei palermitani, dall’altro c’è da raccontare un’altra storia, piena di fierezza ovvero quella che riguarda la magnificenza dei quartieri e dei dintorni di questa piazza, come lo storico quartiere Kalsa, dove sono situati palazzi, piazze, chiese e vicoli che meritano assolutamente una visita. Stupenda la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, la grande piazza della Magione e O’Sterì, monumentale dimora aristocratica.

Senza contare poi che, sempre accanto a questa piazza, ci sono rioni e strade storiche come quella del Cassaro, oltre alla presenza di palazzi storici e la splendida Cappella Palatina.