Nan Madol: è stato svelato il mistero di come fu costruita questa affascinante città antica

Autore:
Mario Rinaldi
  • Giornalista

Quante volte, ammirando costruzioni come le piramidi egiziane, gli Stonehenge o monumentali chiese e basiliche che dominano alcuni centri cittadini, ci siamo chiesti: ma come facevano in epoca antica a realizzarli? Una domanda che si sono posti archeologi e appassionati di civiltà antiche anche su delle costruzioni edificate su un’isola della Micronesia. Vediamo dove.


nan-mandol
(ph credit Patrick Nunn, Wikimedia Commons)

Nan Madol: dove si trova ed informazioni

La cittadina in questione è quella di Nan Madol, che sorge nella Micronesia Occidentale, precisamente a Temwen al largo di Pohnpei nell’arcipelago delle Caroline. I ricercatori hanno potuto constatare la spettacolarità delle costruzioni in pietra che si ergono sulla barriera corallina formando un centro urbano e residenziale come pochi al mondo. Quello che maggiormente sorprende sono le robuste piattaforme poggiate sulla barriera corallina estendendosi su decine di isolotti collegati da canali. Il materiale utilizzato per queste costruzioni è il basalto, una pietra massiccia che richiede sforzi non indifferenti per metterla in piedi e quello che la civiltà di questo luogo è riuscita a realizzare ha davvero dell’incredibile. Queste pietre sono molto diffuse lungo l’arcipelago indonesiano perché derivano da eruzioni vulcaniche: il successivo processo di raffreddamento va a comporre un materiale molto consistente utilizzato appunto per la fabbricazione di edificazioni come quelle presenti Nan Madol.

Queste pietre vanno a formare le mura, le strade e i collegamenti della cittadina, oltre all’edificazione delle abitazioni, che sono formate anche da altri materiali compresi questi blocchi di pietra che pesano decine di tonnellate.

nan-mandol-micronesia
(ph credit Ct Snow, Wikimedia Commons)

La città legata al mito dei suoi fondatori, i fratelli Olisihpa e Olosohpa

Questa misteriosa e affascinante realtà urbanistico-residenziale trova la sua origine nel mito legato ai fondatori della stessa: i fratelli Olisihpa e Olosohpa che, secondo la leggenda, sarebbero stati capaci di far levitare le pietre grazie all’invocazione di un essere soprannaturale. Da questo mito nacque anche la dinastia dei Saudeleur, che ha regnato fino al XVI secolo. Ad ogni modo si tratta di una città fantastica: oltre alle mura megalitiche ci sono anche templi, palazzi sacerdotali, negozi, cripte funerarie che si estendono su una superficie molto vasta di circa 20 km².

Una estensione che raggiunge anche le profondità del mare attraverso una serie di canali difficilmente immaginabili dalla fantasia umana che conducono alla città dell’anguilla sacra, meglio conosciuta col nome di Nan Samwhol. Un connubio tra uomini e divinità che ha reso questo luogo una sorta di impero sacro, che l’UNESCO, nel 2016, ha definito Patrimonio dell’Umanità, tutt’oggi al centro di ricerche archeologiche alla scoperta di una civiltà tanto antica quanto misteriosa.