Siti UNESCO a rischio: da Vienna a Gerusalemme è allarme per numerose meraviglie del mondo
Molti siti UNESCO sono considerati a rischio per le condizioni sempre più disagevoli e la manutenzione scarsa: da Vienna a Gerusalemme è allarme per numerose meraviglie del mondo.

Quando si sceglie una meta di viaggio, le attrazioni e le bellezze da poter visitare fanno sempre la differenza. Tra musei, monumenti, gallerie d’arte e strade iconiche, il turista viene rapito dalla bellezza del luogo collezionando ricordi indimenticabili. I siti UNESCO fanno parte del patrimonio storico e culturale del mondo, vantand0 meravigliosi siti da visitare e preservare. Negli ultimi anni però, molti sono considerati a rischio per la scarsa manutenzione, l’overtourism o circostanze particolare nei luoghi in cui sorgono. Scopriamo insieme quali sono i siti UNESCO a rischio nel mondo e cosa sta realmente accadendo.
I siti UNESCO a rischio nel mondo
I siti patrimonio dell’Umanità rappresentano un insieme di monumenti, luoghi e bellezze che nel tempo hanno acquisito sempre più importanza. Vengono monitorati dall’UNESCO con la convenzione del 16 novembre 1972 e comprendono ben 1153 luoghi in 167 stati del mondo. Per la carente manutenzione, per i disagi legati all’overtourism e alle condizioni in cui si trovano negli ultimi anni, 54 di essi sono stati considerati siti UNESCO a rischio, con una lista che sta sempre più aumentando e la preoccupazione dei vertici per il futuro delle bellezze artistiche e culturali del mondo.

Occhio all’Europa: dall’operazione Venezia al centro storico di Vienna e Odessa
La splendida Venezia è da sempre meta di numerosi turisti in tutto il mondo per visitare le stradine tipiche, la splendida Basilica di San Marco e i monumenti. L’overtourism l’ha messa in serio pericolo, rischiando di essere deturpata: per questo motivo gli ingressi sono stati contingentati salvando lo splendido centro storico ed escludendola dalla classifica dei siti in pericolo. Motivazione completamente diversa invece per le bellezze di Odessa, messe in costante pericolo dalla lunga guerra in Ucraina così come i monumenti medioevali in Kosovo.
Ancora in Europa, è considerato a rischio dal 2017 anche lo splendido centro storico di Vienna. Il motivo è la costruzione nel cuore antico della città di un moderno grattacielo che modificherà completamente lo skyline e l’architettura cittadina, mutandone così la bellezza storica. Infine, il paesaggio minerario a Rosa Montana in Romania, il cui sito UNESCO è in pericolo per il ritorno delle attività minerarie.

Da Gerusalemme a Timbuctù tra conflitti e cambiamento climatico
Nella lista dei siti a rischio UNESCO figurano tutti i luoghi in cui la guerra e i conflitti interni stanno martoriando un territorio in continuo cambiamento. Lo Yemen con la città storica di Zabid e la città vecchia di Sana’a, le Riserve Naturali del Niger, la città vecchia di Hebron in Palestina e i resti archeologici in Afghanistan sono in continuo pericolo da anni, in una situazione di grande preoccupazione per la popolazione e il patrimonio culturale. Anche Gerusalemme soffre dal 1982 per il turismo di massa, in costante lotta per lo sviluppo moderno della città all’interno del sito archeologico e per la mancanza di adeguata manutenzione.
In Egitto è in pericolo dal 2001 il sito di Abu Mena con numerosi crolli derivati dalla pioggia che scioglie l’argilla mentre le splendide foreste pluviali in Madagascar sono a rischio sparizione per il disboscamento illegale e il cambiamento climatico. Problemi derivanti dall’ambiente anche per il Parco Nazionale Niokolo-Koba in Senegal e per la Riserva della Biosfera del Rio Platano in Honduras flagellato dai bracconieri, dalla pesca intensiva e dai traffici di droga presenti.